Monithon e iMonitor: l’esperienza italiana nel monitoraggio civico europeo

Il 27 marzo 2025, Luigi Reggi e Giulia Renzi di Monithon hanno presentato i risultati in Italia occasione della conferenza finale del progetto europeo iMonitor, tenutasi a Bruxelles. L’incontro ha segnato la conclusione del progetto iMonitor, un’iniziativa biennale che ha unito l’analisi dei dati sugli appalti pubblici con il monitoraggio civico in quattro paesi: Italia, Lituania, Romania e Spagna (Catalogna).

La conferenza è stata non solo un momento per condividere risultati ed esperienze tra i partner del progetto, ma anche il punto di partenza per iMonitor 2.0, che partirà nel maggio 2025 con una portata geografica più ampia e nuove priorità tematiche – in particolare gli investimenti legati al clima e alle infrastrutture.

In questo post raccontiamo più da vicino il contributo di Monithon al progetto in Italia, insieme a una panoramica delle esperienze degli altri paesi partner e delle riflessioni emerse durante l’iniziativa.


iMonitor

iMonitor 1.0 è un progetto europeo biennale che ha combinato analisi dei dati e monitoraggio civico per migliorare la trasparenza negli appalti pubblici in quattro paesi: Italia, Lituania, Romania e Spagna (Catalogna).

Il progetto si basa su un approccio in tre fasi – Seleziona, Monitora, Riporta – che ha permesso ai monitor civici di analizzare appalti ad alto rischio identificati tramite la piattaforma OpenTender.eu. Il percorso è stato accompagnato da sessioni formative, strumenti per le visite di monitoraggio e un template online per la redazione dei report, condivisi con autorità competenti in caso di irregolarità.

Risultati principali:

  • 96 contratti monitorati
  • 120 monitor civici attivi, supportati da 27 organizzazioni
  • Un programma formativo strutturato in 2 moduli
  • Nuovi indicatori di rischio integrati nei sistemi di analisi dei dati

L’evento finale non è stato soltanto un’occasione per presentare i risultati, ma anche un momento di dialogo. Con il discorso inaugurale di Nicolae Ştefănuță, vicepresidente del Parlamento Europeo, e gli interventi del Government Transparency Institute e dei partner nazionali, si è creata l’occasione per riflettere sui traguardi raggiunti e su ciò che ci aspetta con iMonitor 2.0, una nuova fase che promette una maggiore estensione geografica e ulteriori innovazioni.


🇮🇹 L’approccio di Monithon al monitoraggio degli appalti pubblici

Monithon ha coordinato l’attività in Italia con un obiettivo preciso: coinvolgere le comunità locali nell’utilizzo dei dati aperti per monitorare interventi pubblici concreti – non in chiave conflittuale, ma attraverso il dialogo e la collaborazione con le istituzioni.

Il lavoro è iniziato con la selezione dei contratti da monitorare, basata su indicatori di rischio di corruzione disponibili su OpenTender. Tuttavia, ciò che ha reso l’approccio efficace è stato il legame diretto tra gli investimenti scelti e la vita delle comunità coinvolte. I partecipanti hanno infatti potuto scegliere interventi rilevanti per il proprio territorio – scuole, ospedali, progetti di riqualificazione urbana – spesso finanziati da fondi europei o nazionali.

Grazie alla disponibilità dei dati aperti di ANAC, è stato possibile collegare ogni CUP (Codice Unico di Progetto) al relativo CIG (Codice Identificativo di Gara), tracciando l’intero ciclo di vita degli investimenti pubblici.

Durante l’anno abbiamo contattato oltre 80 realtà tra associazioni, gruppi informali e singoli cittadini. Tredici di questi hanno completato l’intero percorso, partecipando alle formazioni, selezionando i contratti, svolgendo visite di monitoraggio e pubblicando i loro report. Alcuni erano già attivi nel civismo. Altri, hanno risposto a una call lanciata da Monithon sui social media. La maggior parte non aveva mai fatto nulla di simile, ma insieme abbiamo costruito qualcosa di importante:

  • 16 report di monitoraggio pubblicati
  • 8 report con criticità emerse (ritardi, mancanza di trasparenza)
  • 2 casi potenzialmente gravi ora in fase di approfondimento

Una storia dal campo: riqualificazione urbana e ricci a Torino

Durante la presentazione nazionale, la volontaria di Monithon Giulia Renzi ha raccontato un caso emblematico legato a un progetto di riqualificazione urbana a Torino. Monitorando i ritardi nei lavori, ha inviato una richiesta di accesso agli atti al Comune, ricevendo una risposta chiara: tra le cause del ritardo, la presenza di una colonia di ricci, specie protetta, che ha richiesto il trasferimento prima di proseguire i lavori.

Questo esempio, oltre a essere curioso, ha mostrato il valore del monitoraggio come strumento di comprensione reciproca: se i cittadini fanno domande e le istituzioni rispondono con trasparenza, si crea un dialogo virtuoso e collaborativo.  End of the story: ora i ricci sono stati trasferiti e stanno bene 😉


🇷🇴 Romania: dal monitoraggio civico ai segnali di corruzione e alle dichiarazioni patrimoniali

In Romania, il progetto è stato coordinato dalla Romanian Academic Society (SAR), con un approccio che ha coinvolto giovani monitori civici alla prima esperienza in dieci contee e a Bucarest. Dei 36 volontari iniziali, 15 hanno partecipato attivamente fino alla fine del progetto.

I monitors hanno analizzato 26 contratti pubblici, presentato 11 report completi e svolto 10 visite in loco. Un caso particolarmente rilevante ha riguardato un sistema di monitoraggio del traffico, segnalato da un volontario per presunte irregolarità. Il caso ha poi portato all’apertura di un’indagine per corruzione, dimostrando il valore preventivo del monitoraggio civico quando supportato da istituzioni attente.

Parallelamente, in Romania è stato condotto anche un monitoraggio delle dichiarazioni patrimoniali dei sindaci. I volontari hanno raccolto e sistematizzato 1.145 dichiarazioni da tutto il paese. Un’analisi degli outlier è attualmente in corso per identificare eventuali anomalie.

Questo doppio approccio ha mostrato come i cittadini possano contribuire concretamente alla trasparenza sia negli appalti pubblici sia nella vita politica locale.

🇪🇸 Catalogna: coinvolgimento locale e collaborazione istituzionale

In Spagna, nella regione della Catalonia, il progetto iMonitor è stato guidato da COLPIS, con un forte accento sul coinvolgimento civico a livello locale, in collaborazione con l’Ufficio Antifrode della Catalogna (OAC). Sono stati formati oltre 40 partecipanti attraverso sessioni in presenza e online. In totale, 31 monitor civici hanno analizzato 38 contratti a livello locale, regionale e statale.

La selezione dei contratti si è basata sugli indicatori di rischio forniti da OpenTender e sui segnali di allerta condivisi dall’OAC. Nonostante alcune difficoltà nell’accesso ai dati di esecuzione dei contratti, sei casi hanno rivelato irregolarità e cinque report sono stati trasmessi agli organi competenti. I partecipanti provenivano da contesti diversi – studenti, funzionari pubblici e attivisti di quartiere – a dimostrazione del fatto che il monitoraggio civico può coinvolgere una vasta gamma di cittadini, soprattutto se sostenuto da istituzioni credibili e programmi formativi mirati.

🇱🇹 Lituania: dalla didattica universitaria al monitoraggio sul campo

In Lituania, Transparency International Lithuania (TILS) ha realizzato il progetto in collaborazione con l’Università Mykolas Romeris, integrando il monitoraggio civico nei corsi universitari. Oltre 60 studenti dei corsi di giurisprudenza e amministrazione pubblica sono stati formati per analizzare appalti a rischio utilizzando la piattaforma OpenTender e strumenti per il lavoro sul campo.

Sono stati monitorati 21 appalti pubblici in diversi settori, tra cui forniture di veicoli, IT e manutenzione ambientale. Nonostante alcune difficoltà nel reperire informazioni su partecipanti e titolari delle imprese, l’esperienza ha avuto un forte impatto educativo. Molti studenti hanno dichiarato di sentirsi più competenti nel riconoscere i rischi di corruzione e hanno utilizzato richieste FOIA per ottenere documentazione aggiuntiva. Il progetto ha dimostrato come le università possano diventare luoghi strategici per la diffusione del monitoraggio civico, unendo alfabetizzazione sui dati e impegno civico reale.


Dati, democrazia e partecipazione civica

L’iniziativa iMonitor non è stata solo un’occasione per condividere buone pratiche, ma anche per riflettere più a fondo sul ruolo della società civile e delle istituzioni nella difesa della democrazia e della trasparenza nella spesa pubblica.

L’evento si è aperto con i saluti di Jeroen Blomsma (DG JUST) e Mihály Fazekas (Government Transparency Institute), che hanno sottolineato l’importanza del progetto iMonitor nel quadro delle politiche europee anticorruzione. Blomsma ha ricordato come gli appalti pubblici siano tra i settori più vulnerabili alla corruzione secondo una recente analisi della Commissione europea, con un costo stimato di almeno 180 miliardi di euro all’anno. Ha inoltre evidenziato la crescente attenzione delle istituzioni UE verso strumenti tecnologici e analisi dei dati per guidare l’azione pubblica in questo ambito, valorizzando il ruolo della collaborazione tra autorità pubbliche e società civile. Ha infine annunciato che una nuova Strategia UE anticorruzione sarà presentata nel 2026, potenzialmente offrendo nuove opportunità per iniziative come iMonitor.

Nicolae Ștefănuță, Vicepresidente del Parlamento Europeo, ha aperto i lavori con un intervento incisivo a favore di iniziative civiche come iMonitor. Ha espresso preoccupazione per un’ondata globale che minaccia i valori democratici fondamentali, inclusa la trasparenza della spesa pubblica. Secondo Ștefănuță, “la difesa della democrazia è parte integrante della difesa”, e per questo ha invocato maggiori investimenti nel giornalismo investigativo e nel rafforzamento della società civile, incoraggiando un dialogo attivo con istituzioni europee come la Procura Europea e OLAF.

Nel panel dedicato a dati aperti e coinvolgimento civico:

  • Angelos Binis (SG REFORM) ha condiviso lezioni apprese da progetti in Grecia su bilanci partecipativi e piattaforme civiche. Ha sottolineato che l’efficacia del monitoraggio dipende dall’impegno reale della società civile e dalla disponibilità delle autorità pubbliche a rispondere.
  • Antonio Greco (Transparency International) ha illustrato il modello degli Integrity Pact, testato anche in Italia. A differenza di iMonitor, l’approccio prevede un monitoraggio preventivo da parte di esperti e si applica ad appalti ad alto valore. I due approcci sono complementari: uno più tecnico e preventivo, l’altro più diffuso e partecipato.
  • Benedetta Biancardi (ANAC) ha sottolineato l’importanza di un dialogo strutturato tra istituzioni e cittadini, evidenziando quattro condizioni per un monitoraggio civico efficace: (1) quadri normativi chiari, (2) fondi adeguati, (3) formazione congiunta, (4) valorizzazione delle buone pratiche. Biancardi ha inoltre evidenziato il ruolo guida svolto da ANAC nell’attuazione degli impegni italiani per l’Open Government Partnership, soprattutto nel rendere i dati sugli appalti pubblici accessibili e facilmente utilizzabili. Le sue parole hanno richiamato uno degli insegnamenti principali dell’esperienza italiana di iMonitor: i dati diventano davvero utili soltanto quando sono accompagnati da dialogo, competenze e relazioni umane.

Cosa abbiamo imparato (e cosa ha funzionato)

L’esperienza di iMonitor ha confermato che la motivazione civica non nasce solo da strumenti digitali, ma da supporto umano, fiducia e condivisione degli obiettivi.

Ecco cosa ha funzionato in Italia:

  • Tutoraggio costante via telefono e chat
  • Visite sul campo da parte del team Monithon che hanno rafforzato il senso di comunità
  • Supporto legale durante tutte le fasi del monitoraggio
  • Riconoscimenti come open badges e un evento finale nazionale (prossimo weekend a Napoli)
  • Piccoli stimoli creativi – come la “Sfida Selfie con il RUP” – per rendere il percorso più coinvolgente.

La lezione principale? Quando le persone si sentono parte di qualcosa, danno il meglio.


Prossimi passi

Con la conclusione del primo ciclo di iMonitor, si apre una nuova fase. In Italia, sei gruppi tra cittadini e comunità coinvolte hanno espresso l’intenzione di proseguire con il monitoraggio. Altri sono interessati a replicare il metodo o insegnarlo ad altri.

I semi di una comunità di pratica sono stati piantati. E se iMonitor 2.0 saprà valorizzare questo patrimonio, offrendo ai cittadini ancora più spazio per agire, vedremo un cambiamento reale nel modo in cui viene controllata la spesa pubblica in Europa.

Per Monithon, questo progetto ha confermato ciò che crediamo da sempre: i dati aperti diventano davvero potenti solo quando vengono utilizzati da persone che si prendono cura della cosa pubblica. Il monitoraggio civico non serve a “cogliere in fallo” qualcuno, ma a migliorare insieme la qualità degli investimenti pubblici.

Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti in Italia – non solo per i report pubblicati, ma per la rete di cittadini che abbiamo contribuito a far nascere.

Scuola femminista di monitoraggio civico – Napoli

Sarà Napoli la prossima città a ospitare la Scuola Femminista di Monitoraggio Civico sui fondi del PNRR, organizzata da Period Think Tank, in collaborazione con Monithon e Cittadinanzattiva Campania, all’interno della campagna #datipercontare

L’incontro si terrà sabato 22 giugno, dalle 15:00 alle 19:00, in via F. Verrotti 5, Napoli, e le iscrizioni sono ancora aperte qui: https://form.jotform.com/241314771466356

La scuola nasce con l’idea di informare cittadini e realtà locali sugli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nel proprio comune, e di insegnare come monitorare gli impatti di tali investimenti. Particolare attenzione sarà rivolta agli impatti di genere, con l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza e partecipazione attiva nella valutazione delle politiche pubbliche.

La partecipazione è gratuita e aperta a chiunque sia interessato a capire meglio come vengono utilizzati i fondi del PNRR e come questi possano influire sulle comunità locali. 

Qui un’utile guida per approfondire il tema del monitoraggio civico sull’impatto di genere.

Per iscriversi alla scuola di monitoraggio: https://form.jotform.com/241314771466356

Comunicare l’Europa nei territori: un’esperienza di monitoraggio civico dei progetti PNRR

Il 28 maggio la sala panoramica della Città Metropolitana di Torino ha ospitato l’evento finale del laboratorio Politiche di coesione europee e strategie di comunicazione dei territori dell’Università degli Studi di Torino, frutto della collaborazione attiva da diversi anni fra Europe Direct Torino, Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università degli Studi di TorinoCom4t.EU (Communicating for Transitions in EUrope – New skills for public communication and participation in digital environment) e Monithon.

Quali sono le sfide che le amministrazioni locali incontrano nella gestione dei progetti e nella comunicazione con i cittadini? Gli studenti del laboratorio di Politiche di coesione europee e strategie di comunicazione dei territori hanno provato a rispondere a questa domanda, monitorando ben 8 progetti della Città Metropolitana di Torino, scelti tra quelli finanziati con fondi PNRR, incontrando le amministrazioni responsabili, e condividendo le loro analisi e il loro giudizio sui progetti. 

Qui il video riassuntivo di questa esperienza:

 

Numerosi ospiti hanno animato la giornata, e il fil rouge che ha unito gli interventi è stata l’importanza della collaborazione tra università, amministrazioni pubbliche e cittadini, insieme alla consapevolezza che tale sinergia possa contribuire a migliorare la gestione dei fondi europei e la trasparenza. 

 

L’evento ha rappresentato un momento di condivisione e riflessione sulle migliori pratiche e sulle strategie future per una comunicazione più efficace e una gestione più efficiente dei progetti di coesione territoriale. Interessante è stato anche il confronto con l’Università degli Studi di Bergamo, che da qualche anno ha avviato un laboratorio su Monitoraggio Civico e Valore Pubblico, in cui, quest’anno, sono stati monitorati 3 progetti finanziati con fondi PNRR.

Un vivace resoconto della giornata lo si può leggere nel numero 20 di Cronache da Palazzo Cisterna, il settimanale della Città Metropolitana di Torino.

I report di monitoraggio

Di seguito, la lista (in aggiornamento) dei report di monitoraggio redatti dagli studenti di Torino e di Bergamo:

Interventi di manutenzione straordinaria, adeguamento funzionale e normativo dellistituto Avogadro di Torino;

Riforestazione aree perifluviali lungo l’asta del Po;

Ivrea – Palazzo e giardini Giusiana;

Avigliana – Istituto Tecnico Galilei – Demolizione e ricostruzione di un nuovo edificio adibito a uso scolastico;

Progetto di manutenzione del Liceo Einstein di Torino;

Riqualificazione delle aree verdi del parco Falcone Borsellino in via san Gregorio Magno, di via Napoli e del parco Paradiso;

Ex Cotonificio Tabasso;

Nichelino – Polo educativo e centro polifunzionale.

Linea tranviaria T2 della val Brembana Bergamo – Villa D’Almè;

Realizzazione di un nuovo asilo 0-3 in via dei Pioppi

 

(Articolo a cura di Denise Montiglio)

SCUOLA FEMMINISTA DI MONITORAGGIO CIVICO – TORINO E MILANO

Con la primavera arrivano anche le due scuole femministe di monitoraggio civico sui fondi del PNRR, organizzate dal collettivo Period Think Tank con la collaborazione di Monithon.

Venerdì 22 marzo 2024 saremo a Torino, dalle 16 alle 20, presso le Officine Grandi Riparazioni, Corso Castelfidardo, 22.

Sabato 23 marzo dalle 10 alle 17, saremo presso Base Milano, via Bergognone, 34.

Le scuole, gratuite e aperte a chiunque, nascono con l’idea di far conoscere alla cittadinanza e ai residenti gli investimenti previsti nel proprio comune attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e per far comprendere come monitorare gli impatti di tali investimenti, in particolare quelli di genere.

PROGRAMMA

  • Accoglienza partecipanti;
  • Approfondimento sull’impatto di genere delle politiche e sul monitoraggio civico a cura di Period Think Tank e Monithon;
  • Laboratorio di monitoraggio civico in gruppi;
  • Restituzione dei gruppi di lavoro.

Qui il link per l’iscrizione

Il MEF ha pubblicato i dati sui progetti finanziati dal PNRR

E’ una delle notizie più attese dalla società civile e dal mondo della ricerca. Dopo due anni dall’avvio del PNRR e innumerevoli appelli alla trasparenza, da oggi è possibile accedere alle informazioni contenute nel sistema di monitoraggio del Ministero dell’Economia e delle Finanze sui singoli progetti finanziati.

Si tratta di un grande passo avanti in termini di trasparenza e di accountability di un’azione di governo così importante come il PNRR, che permette finalmente di individuare come e quante risorse sono effettivamente “messe a terra”. Conoscendo quali progetti sono finanziati e dove, su quali temi e con quali obiettivi, è possibile per cittadini e organizzazioni interessate valutare l’utilità e l’efficacia delle azioni messe in campo.

I dati sono scaricabili liberamente dal sito Italia Domani, nella sezione Open Data, in un formato, per ora, per “addetti ai lavori”.
Si tratta infatti di diverse tabelle (segui il link per accedere ai dati):

I dati sono aggiornati al 1° Marzo 2023 e riguardano oltre 50mila progetti validati, quindi 10 volte di più di quanti erano stati pubblicati nell’ultimo rilascio. Il totale dei progetti, compresi i non ancora validati, è di quasi 140mila.

Nei prossimi giorni analizzeremo questi dati per verificarne la completezza e la qualità, sperando di poterli usare da subito nelle nostre attività di monitoraggio civico del PNRR.

 

edit 19/4: aggiunti i link diretti alle tabelle

Monitoraggio ambientale in Salento

Si è concluso ieri il lungo lavoro dell’associazione Mobius Circle APS – Precious Plastic Salento, che ha usato il metodo Monithon per il suo primo lavoro di monitoraggio civico dei progetti pubblici. Un lavoro iniziato lo scorso anno grazie al progetto europeo Civic Monitoring for the future of Europe, per il quale Monithon ha fornito un corso di formazione specialistica proprio sul monitoraggio civico dei fondi europei.

Il report di monitoraggio – il primo di una serie in vari paesi europei, che pubblicheremo nelle prossime settimane – si occupa dell’intervento di sistemazione di un antico canale di raccolta delle acque piovane nell’Oasi naturalistica del canale della Lacrima (finanziato con i Fondi per POR FESR 2014-2020) nel comune di Campi Salentina. L’intervento prevede anche il potenziamento della vegetazione ripariale circostante, al fine di ricostituire un nucleo boschivo, a partire da alcuni esemplari molto rari di querce virgiliane rinvenute sul posto.

Il percorso di monitoraggio è durato circa un anno e si è sviluppato con attività di raccolta e analisi dei dati, a partire dalle informazioni disponibili sul sito di Open Coesione nelle delibere pubblicate sul sito del Comune di Campi Salentina. Dibattiti pubblici, tavoli di lavoro, sopralluoghi e interviste che hanno coinvolto anche un gruppo di studenti, protagonisti attivi delle attività di monitoraggio, hanno completato le attività.

L’esito delle ricerche ha messo in luce che si tratta di un progetto utile che tuttavia si sarebbe potuto sviluppare in modo più completo soprattutto perché non è stato previsto un piano di gestione dell’area.

Monithon a “Soluzioni Civili”, la Summerschool Nazionale di Economia Civile

Dal 27 al 30 giugno Monithon parteciperà alla IV edizione della Summerschool nazionale di economia civile che si svolgerà a Lecco, primo distretto di economia civile sorto nel Nord Italia, con un fitto calendario di eventi. La scuola, organizzata dall’ufficio nazionale di economia civile di Legambiente, con Legambiente Lombardia e il circolo di Lecco, è destinata a un massimo di 30 partecipanti; in primis, operatori che si occupano di coesione sociale, educazione e formazione, sostenibilità ambientale, funzionari delle Pubbliche Amministrazioni impegnati in processi partecipativi con la cittadinanza, ma anche studenti universitari iscritti a corsi di laurea in ambito sociale, ambientale e culturale.

Il titolo dell’iniziativa 2022, “Soluzioni civili”, è stato scelto proprio per tentare di dare risposte concrete a questo momento di estrema fragilità e trovare soluzioni per attuare una riconversione ecologica integrale e stimolare l’acquisizione di competenze socio-ambientali. Approfondimenti e workshop toccheranno i temi dei green jobs e degli investimenti per la generazione di posizioni lavorative, delle città tra coprogettazione e housing sociale, della preparazione per il riutilizzo per l’inclusione circolare e della finanza per la transizione ecologica dell’economia.

In quest’ottica si inserisce l’invito a partecipare all’iniziativa rivolto a Monithon, che interverrà sull’importanza di sviluppare azioni di monitoraggio civico sui progetti finanziati dal PNRR, per ribadire che gli investimenti pubblici riguardano tutta la cittadinanza e che l’uso di queste risorse ricade, in termini di benefici, sull’intera comunità.

Qui il programma dettagliato e il form per iscrizione

 

Benvenuto a Kohesio, il nuovo strumento per scoprire i progetti per la coesione territoriale in tutta Europa

Pubblicata oggi, 17 marzo 2022, Kohesio, la piattaforma pubblica online della Commissione Europea che raccoglie dati e informazioni su oltre 1,5 milioni di progetti avviati dal 2014 in tutti i 27 Stati membri dell’Unione: si parte con i progetti finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), per continuare con quelli del Fondo di coesione (FC) e del Fondo sociale europeo (FSE).

Noi di Monithon siamo andati a curiosare fra i contenuti di Kohesio, che al momento sono solo in lingua inglese, ma saranno disponibili in tutte le lingue dell’UE, con l’obiettivo di essere a disposizione di tutti.

In homepage, Kohesio presenta una mappa navigabile che permette di scoprire facilmente e in maniera intuitiva i progetti europei attivi nel proprio territorio. I progetti si possono poi ulteriormente filtrare per tema; Ricerca e Innovazione, Inclusione sociale, Efficientamento della Pubblica Amministrazione, Cambiamenti climatici e prevenzione dei rischi sono solo alcune delle categorie utilizzate nella piattaforma.

La fonte di Kohesio per i progetti italiani è OpenCoesione, a cui Kohesio non aggiunge niente in termini di qualità dei dati, georeferenziazione (i progetti sono sempre visualizzati nella mappa a livello comunale), o restituzione delle informazioni. Il vero valore è la capacità di confrontare i progetti italiani con quelli degli altri paesi UE! Attraverso l’interfaccia di ricerca progetti, è possibile navigare tra progetti simili in tutti i paesi attraverso filtri e la ricerca di parole chiave. E’ possibile anche cercare per soggetto (beneficiario) che riceve i fondi. I dati sono scaricabili in formato CSV o XLSX per singolo paese: beneficiari e progetti.

Nelle prossime settimane testeremo questi strumenti alla ricerca di informazioni utili per il nostro monitoraggio civico, partendo dalla qualità dei dati. Nel frattempo, suggeriamo al team di Kohesio presso la Commissione Europea di pubblicare le APIs: sarà molto più facile per le iniziative civiche come la nostra accedere ai dati (solo quelli che servono), interpretarli e aggiungere valore.

Edit 9PM: Grazie a Giorgia Lodi e a chi ha lavorato al progetto Kohesio, abbiamo notato che i dati sono accessibili anche tramite l’EU Knowledge graph endpoint con accesso SPARQL: query.linkedopendata.eu   Ci mettiamo a studiare 😉

 

Monitoraggio civico del PNRR: partiamo dalle buone pratiche per renderlo effettivo

 

Online da qualche giorno la settima edizione dell’Annual Report di ForumPA, pubblicazione annuale che riassume le principali sfide affrontate dalla PA italiana nel 2021 e ne immagina gli scenari futuri.

Tema principale della riflessione è una domanda: la nostra pubblica amministrazione è nelle condizioni di spendere tutte le risorse europee dedicate all’Italia per la ripresa post Covid-19, in maniera efficace e nei tempi richiesti?

Se è vero che i fondi del PNRR, sommati alla programmazione comunitaria 2014-20 da chiudere nel 2023, a quella 2021-27 ancora da iniziare, e agli investimenti nazionali del Fondo Sviluppo e Coesione, costituiscono un’occasione imperdibile per il nostro Paese, diventa necessario non solo potenziare la capacità amministrativa, ma anche supportare i territori nell’attuazione, comprendere i bisogni delle comunità locali, soprattutto mettere a sistema le migliori esperienze.

Proprio su questi ultimi due punti entra in gioco il monitoraggio civico: negli ultimi anni sono stati sviluppati e sperimentati in varie iniziative della società civile metodi, pratiche e strumenti che possono essere applicati a questi nuovi investimenti per presidiare, verificare e valutare dal basso l’uso dei fondi.

Nell’approfondimento “Monitoraggio civico del PNRR: partiamo dalle buone pratiche per renderlo effettivo”, curato dalla redazione di Monithon, i nostri Luigi Reggi e Antonella Ciociola fanno il punto proprio su come queste numerose realtà si stiano muovendo e organizzando per presidiare l’andamento e verificare i risultati del piano, dalla rete dell’Osservatorio Civico PNRR all’iniziativa Libenter, fino alla fondazione OpenPolis: sono solo alcune delle realtà citate (di diverse altre se ne parla qui), che stanno dando vita, forse per la prima volta, a un’ampia mobilitazione “dal basso” per il presidio e la valutazione degli investimenti pubblici. Combinata con la grande attenzione dei media verso i risultati del PNRR, secondo noi questa mobilitazione rappresenta un’occasione non solo per le comunità locali di cittadini, ma anche per le PA, a tutti i livelli di governo, per raggiungere uno scopo comune: migliorare l’efficacia dei progetti finanziati.

Leggi l’articolo completo

Scarica il report (richiesta la registrazione)

Guarda la presentazione del report

 

 

 

18 progetti per un’Europa più vicina ai suoi cittadini: REMO c’è!

Abbiamo da poco festeggiato il primo compleanno di REMO, la rete di monitoraggio civico sui fondi per l’ambiente, promossa da Monithon e Lunaria.

A ricordarci non solo gli esordi di questa iniziativa, ma anche gli obiettivi raggiunti in questo anno di lavoro è un recente articolo pubblicato nella newsroom Panorama – Stories from Regional and Urban Policy.

Si tratta di un focus sui risultati raggiunti da 6 su 18 progetti innovativi finanziati dalla Direzione generale della Politica regionale e urbana (DG REGIO) della Commissione europea nell’ambito di una call del 2020 per sviluppare o potenziare strumenti e azioni che coinvolgano i cittadini nell’attuazione della politica di coesione.

Tutte le iniziative sono state ideate da realtà della società civile, in diversi paesi europei, con una sfida in comune: mostrare che, se i cittadini sono coinvolti nella scelta e nell’attuazione di iniziative che hanno un impatto su di loro, come gli investimenti provenienti dai fondi della politica di coesione, la qualità dei progetti può migliorare in maniera significativa.

Politica di coesione, quindi non “per” i cittadini ma “con” i cittadini. Due sono i risultati tangibili di REMO evidenziati nel focus: in primis, gli 8 report di monitoraggio civico prodotti da gruppi di studenti dell’Università di Torino e di Catania e da un gruppo di attivisti di ActionAid Molise, e il relativo dibattito con le istituzioni responsabili; in secondo luogo, la messa a disposizione online di strumenti come Project Finder e MoniTutor, che guidano i cittadini interessati al monitoraggio civico di progetti e investimenti.

Qui il link all’articolo completo

Monitoraggio civico: disponibile l’archivio video del #OpenForumDD

Sono disponibili sul sito del Forum Disuguaglianze e Diversità tutti i materiali della lunga maratona di 16 giorni di dirette web “OpenForumDD“: il pungolo-rassegna stampa; il grafico del giorno; le piccole e grandi storie; il fermento sociale-esperienze delle organizzazioni di cittadinanza attiva; le parole-chiave; le interviste sul futuro.

Trovate in particolare la registrazione integrale degli interventi della giornata conclusiva dell’Open Forum, dedicata al monitoraggio civico e all’Open Government per stimolare la partecipazione pubblica e dare potere alle persone.

Tra i vari interventi, segnaliamo i dati presentati da Patrizia Luongo su un tema che ci sta molto a cuore, quello della fiducia nelle istituzioni, e quello dell’amico Andrea Borruso su #DatiBeneComune (minuto 2:40), la fondamentale campagna per l’apertura dei dati sanitari (e non solo), con un larghissimo seguito tra attivisti e addetti ai lavori.

Da non perdere il dibattito, ora purtroppo largamente assente sui media mainstream, sui contenuti del Recovery Plan e Next Generation EU, sui risultati attesi e su come monitorarli. Alcune tra le più importanti realtà del terzo settore attive nel campo di monitoraggio civico si riconoscono nell’iniziativa “Follow the Money”, della quale si è discusso durante la mattinata.

In questo contesto si inserisce il contributo di OpenCoesione (minuto 2:06) e di Monithon con la campagna Sbilanciamoci! (minuto 3:33).