Monithon e iMonitor: l’esperienza italiana nel monitoraggio civico europeo

Il 27 marzo 2025, Luigi Reggi e Giulia Renzi di Monithon hanno presentato i risultati in Italia occasione della conferenza finale del progetto europeo iMonitor, tenutasi a Bruxelles. L’incontro ha segnato la conclusione del progetto iMonitor, un’iniziativa biennale che ha unito l’analisi dei dati sugli appalti pubblici con il monitoraggio civico in quattro paesi: Italia, Lituania, Romania e Spagna (Catalogna).

La conferenza è stata non solo un momento per condividere risultati ed esperienze tra i partner del progetto, ma anche il punto di partenza per iMonitor 2.0, che partirà nel maggio 2025 con una portata geografica più ampia e nuove priorità tematiche – in particolare gli investimenti legati al clima e alle infrastrutture.

In questo post raccontiamo più da vicino il contributo di Monithon al progetto in Italia, insieme a una panoramica delle esperienze degli altri paesi partner e delle riflessioni emerse durante l’iniziativa.


iMonitor

iMonitor 1.0 è un progetto europeo biennale che ha combinato analisi dei dati e monitoraggio civico per migliorare la trasparenza negli appalti pubblici in quattro paesi: Italia, Lituania, Romania e Spagna (Catalogna).

Il progetto si basa su un approccio in tre fasi – Seleziona, Monitora, Riporta – che ha permesso ai monitor civici di analizzare appalti ad alto rischio identificati tramite la piattaforma OpenTender.eu. Il percorso è stato accompagnato da sessioni formative, strumenti per le visite di monitoraggio e un template online per la redazione dei report, condivisi con autorità competenti in caso di irregolarità.

Risultati principali:

  • 96 contratti monitorati
  • 120 monitor civici attivi, supportati da 27 organizzazioni
  • Un programma formativo strutturato in 2 moduli
  • Nuovi indicatori di rischio integrati nei sistemi di analisi dei dati

L’evento finale non è stato soltanto un’occasione per presentare i risultati, ma anche un momento di dialogo. Con il discorso inaugurale di Nicolae Ştefănuță, vicepresidente del Parlamento Europeo, e gli interventi del Government Transparency Institute e dei partner nazionali, si è creata l’occasione per riflettere sui traguardi raggiunti e su ciò che ci aspetta con iMonitor 2.0, una nuova fase che promette una maggiore estensione geografica e ulteriori innovazioni.


🇮🇹 L’approccio di Monithon al monitoraggio degli appalti pubblici

Monithon ha coordinato l’attività in Italia con un obiettivo preciso: coinvolgere le comunità locali nell’utilizzo dei dati aperti per monitorare interventi pubblici concreti – non in chiave conflittuale, ma attraverso il dialogo e la collaborazione con le istituzioni.

Il lavoro è iniziato con la selezione dei contratti da monitorare, basata su indicatori di rischio di corruzione disponibili su OpenTender. Tuttavia, ciò che ha reso l’approccio efficace è stato il legame diretto tra gli investimenti scelti e la vita delle comunità coinvolte. I partecipanti hanno infatti potuto scegliere interventi rilevanti per il proprio territorio – scuole, ospedali, progetti di riqualificazione urbana – spesso finanziati da fondi europei o nazionali.

Grazie alla disponibilità dei dati aperti di ANAC, è stato possibile collegare ogni CUP (Codice Unico di Progetto) al relativo CIG (Codice Identificativo di Gara), tracciando l’intero ciclo di vita degli investimenti pubblici.

Durante l’anno abbiamo contattato oltre 80 realtà tra associazioni, gruppi informali e singoli cittadini. Tredici di questi hanno completato l’intero percorso, partecipando alle formazioni, selezionando i contratti, svolgendo visite di monitoraggio e pubblicando i loro report. Alcuni erano già attivi nel civismo. Altri, hanno risposto a una call lanciata da Monithon sui social media. La maggior parte non aveva mai fatto nulla di simile, ma insieme abbiamo costruito qualcosa di importante:

  • 16 report di monitoraggio pubblicati
  • 8 report con criticità emerse (ritardi, mancanza di trasparenza)
  • 2 casi potenzialmente gravi ora in fase di approfondimento

Una storia dal campo: riqualificazione urbana e ricci a Torino

Durante la presentazione nazionale, la volontaria di Monithon Giulia Renzi ha raccontato un caso emblematico legato a un progetto di riqualificazione urbana a Torino. Monitorando i ritardi nei lavori, ha inviato una richiesta di accesso agli atti al Comune, ricevendo una risposta chiara: tra le cause del ritardo, la presenza di una colonia di ricci, specie protetta, che ha richiesto il trasferimento prima di proseguire i lavori.

Questo esempio, oltre a essere curioso, ha mostrato il valore del monitoraggio come strumento di comprensione reciproca: se i cittadini fanno domande e le istituzioni rispondono con trasparenza, si crea un dialogo virtuoso e collaborativo.  End of the story: ora i ricci sono stati trasferiti e stanno bene 😉


🇷🇴 Romania: dal monitoraggio civico ai segnali di corruzione e alle dichiarazioni patrimoniali

In Romania, il progetto è stato coordinato dalla Romanian Academic Society (SAR), con un approccio che ha coinvolto giovani monitori civici alla prima esperienza in dieci contee e a Bucarest. Dei 36 volontari iniziali, 15 hanno partecipato attivamente fino alla fine del progetto.

I monitors hanno analizzato 26 contratti pubblici, presentato 11 report completi e svolto 10 visite in loco. Un caso particolarmente rilevante ha riguardato un sistema di monitoraggio del traffico, segnalato da un volontario per presunte irregolarità. Il caso ha poi portato all’apertura di un’indagine per corruzione, dimostrando il valore preventivo del monitoraggio civico quando supportato da istituzioni attente.

Parallelamente, in Romania è stato condotto anche un monitoraggio delle dichiarazioni patrimoniali dei sindaci. I volontari hanno raccolto e sistematizzato 1.145 dichiarazioni da tutto il paese. Un’analisi degli outlier è attualmente in corso per identificare eventuali anomalie.

Questo doppio approccio ha mostrato come i cittadini possano contribuire concretamente alla trasparenza sia negli appalti pubblici sia nella vita politica locale.

🇪🇸 Catalogna: coinvolgimento locale e collaborazione istituzionale

In Spagna, nella regione della Catalonia, il progetto iMonitor è stato guidato da COLPIS, con un forte accento sul coinvolgimento civico a livello locale, in collaborazione con l’Ufficio Antifrode della Catalogna (OAC). Sono stati formati oltre 40 partecipanti attraverso sessioni in presenza e online. In totale, 31 monitor civici hanno analizzato 38 contratti a livello locale, regionale e statale.

La selezione dei contratti si è basata sugli indicatori di rischio forniti da OpenTender e sui segnali di allerta condivisi dall’OAC. Nonostante alcune difficoltà nell’accesso ai dati di esecuzione dei contratti, sei casi hanno rivelato irregolarità e cinque report sono stati trasmessi agli organi competenti. I partecipanti provenivano da contesti diversi – studenti, funzionari pubblici e attivisti di quartiere – a dimostrazione del fatto che il monitoraggio civico può coinvolgere una vasta gamma di cittadini, soprattutto se sostenuto da istituzioni credibili e programmi formativi mirati.

🇱🇹 Lituania: dalla didattica universitaria al monitoraggio sul campo

In Lituania, Transparency International Lithuania (TILS) ha realizzato il progetto in collaborazione con l’Università Mykolas Romeris, integrando il monitoraggio civico nei corsi universitari. Oltre 60 studenti dei corsi di giurisprudenza e amministrazione pubblica sono stati formati per analizzare appalti a rischio utilizzando la piattaforma OpenTender e strumenti per il lavoro sul campo.

Sono stati monitorati 21 appalti pubblici in diversi settori, tra cui forniture di veicoli, IT e manutenzione ambientale. Nonostante alcune difficoltà nel reperire informazioni su partecipanti e titolari delle imprese, l’esperienza ha avuto un forte impatto educativo. Molti studenti hanno dichiarato di sentirsi più competenti nel riconoscere i rischi di corruzione e hanno utilizzato richieste FOIA per ottenere documentazione aggiuntiva. Il progetto ha dimostrato come le università possano diventare luoghi strategici per la diffusione del monitoraggio civico, unendo alfabetizzazione sui dati e impegno civico reale.


Dati, democrazia e partecipazione civica

L’iniziativa iMonitor non è stata solo un’occasione per condividere buone pratiche, ma anche per riflettere più a fondo sul ruolo della società civile e delle istituzioni nella difesa della democrazia e della trasparenza nella spesa pubblica.

L’evento si è aperto con i saluti di Jeroen Blomsma (DG JUST) e Mihály Fazekas (Government Transparency Institute), che hanno sottolineato l’importanza del progetto iMonitor nel quadro delle politiche europee anticorruzione. Blomsma ha ricordato come gli appalti pubblici siano tra i settori più vulnerabili alla corruzione secondo una recente analisi della Commissione europea, con un costo stimato di almeno 180 miliardi di euro all’anno. Ha inoltre evidenziato la crescente attenzione delle istituzioni UE verso strumenti tecnologici e analisi dei dati per guidare l’azione pubblica in questo ambito, valorizzando il ruolo della collaborazione tra autorità pubbliche e società civile. Ha infine annunciato che una nuova Strategia UE anticorruzione sarà presentata nel 2026, potenzialmente offrendo nuove opportunità per iniziative come iMonitor.

Nicolae Ștefănuță, Vicepresidente del Parlamento Europeo, ha aperto i lavori con un intervento incisivo a favore di iniziative civiche come iMonitor. Ha espresso preoccupazione per un’ondata globale che minaccia i valori democratici fondamentali, inclusa la trasparenza della spesa pubblica. Secondo Ștefănuță, “la difesa della democrazia è parte integrante della difesa”, e per questo ha invocato maggiori investimenti nel giornalismo investigativo e nel rafforzamento della società civile, incoraggiando un dialogo attivo con istituzioni europee come la Procura Europea e OLAF.

Nel panel dedicato a dati aperti e coinvolgimento civico:

  • Angelos Binis (SG REFORM) ha condiviso lezioni apprese da progetti in Grecia su bilanci partecipativi e piattaforme civiche. Ha sottolineato che l’efficacia del monitoraggio dipende dall’impegno reale della società civile e dalla disponibilità delle autorità pubbliche a rispondere.
  • Antonio Greco (Transparency International) ha illustrato il modello degli Integrity Pact, testato anche in Italia. A differenza di iMonitor, l’approccio prevede un monitoraggio preventivo da parte di esperti e si applica ad appalti ad alto valore. I due approcci sono complementari: uno più tecnico e preventivo, l’altro più diffuso e partecipato.
  • Benedetta Biancardi (ANAC) ha sottolineato l’importanza di un dialogo strutturato tra istituzioni e cittadini, evidenziando quattro condizioni per un monitoraggio civico efficace: (1) quadri normativi chiari, (2) fondi adeguati, (3) formazione congiunta, (4) valorizzazione delle buone pratiche. Biancardi ha inoltre evidenziato il ruolo guida svolto da ANAC nell’attuazione degli impegni italiani per l’Open Government Partnership, soprattutto nel rendere i dati sugli appalti pubblici accessibili e facilmente utilizzabili. Le sue parole hanno richiamato uno degli insegnamenti principali dell’esperienza italiana di iMonitor: i dati diventano davvero utili soltanto quando sono accompagnati da dialogo, competenze e relazioni umane.

Cosa abbiamo imparato (e cosa ha funzionato)

L’esperienza di iMonitor ha confermato che la motivazione civica non nasce solo da strumenti digitali, ma da supporto umano, fiducia e condivisione degli obiettivi.

Ecco cosa ha funzionato in Italia:

  • Tutoraggio costante via telefono e chat
  • Visite sul campo da parte del team Monithon che hanno rafforzato il senso di comunità
  • Supporto legale durante tutte le fasi del monitoraggio
  • Riconoscimenti come open badges e un evento finale nazionale (prossimo weekend a Napoli)
  • Piccoli stimoli creativi – come la “Sfida Selfie con il RUP” – per rendere il percorso più coinvolgente.

La lezione principale? Quando le persone si sentono parte di qualcosa, danno il meglio.


Prossimi passi

Con la conclusione del primo ciclo di iMonitor, si apre una nuova fase. In Italia, sei gruppi tra cittadini e comunità coinvolte hanno espresso l’intenzione di proseguire con il monitoraggio. Altri sono interessati a replicare il metodo o insegnarlo ad altri.

I semi di una comunità di pratica sono stati piantati. E se iMonitor 2.0 saprà valorizzare questo patrimonio, offrendo ai cittadini ancora più spazio per agire, vedremo un cambiamento reale nel modo in cui viene controllata la spesa pubblica in Europa.

Per Monithon, questo progetto ha confermato ciò che crediamo da sempre: i dati aperti diventano davvero potenti solo quando vengono utilizzati da persone che si prendono cura della cosa pubblica. Il monitoraggio civico non serve a “cogliere in fallo” qualcuno, ma a migliorare insieme la qualità degli investimenti pubblici.

Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti in Italia – non solo per i report pubblicati, ma per la rete di cittadini che abbiamo contribuito a far nascere.

Associazioni locali protagoniste dello sviluppo urbano: il monitoraggio civico nel Lazio

Si è svolto il 21 Marzo 2025, presso lo spazio WeGil a Roma, l’evento conclusivo del progetto di monitoraggio civico promosso dall’Autorità di Gestione del Programma Regionale FESR Lazio 2021–2027, in partnership con ANCI Lazio Monithon, e con il supporto dell’OCSE e della Commissione Europea. Si tratta di uno degli 11 progetti pilota selezionati dalla Commissione Europea per sperimentare nuove modalità di partecipazione civica a livello locale (vedi questo articolo su Panorama).

L’iniziativa ha coinvolto associazioni e cittadini nelle città di Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo, con l’obiettivo di monitorare l’attuazione di progetti di sviluppo urbano finanziati nell’ambito dell’Obiettivo di Policy 5 del programma regionale.

Durante l’evento, Francesco Amodeo (DG REGIO – Commissione Europea) ha ricordato l’indicazione della Presidente Ursula von der Leyen di rafforzare la partecipazione dei cittadini nelle politiche europee. L’esperienza del Lazio è stata citata come esempio concreto di attuazione di questo indirizzo strategico.

Giulia Cibrario (OCSE) ha sottolineato come il Lazio sia stato l’unico tra gli undici progetti pilota internazionali dell’OCSE a utilizzare il metodo del monitoraggio civico. Ha inoltre evidenziato il valore intrinseco e strumentale della partecipazione pubblica, soprattutto a livello locale, in un contesto di crescente pressione sulle risorse delle amministrazioni.

L’evento è stato anche l’occasione per presentare i risultati del percorso di monitoraggio svolto dalle associazioni locali secondo il metodo Monithon, che prevede l’analisi di documenti, la raccolta di dati sul campo e il confronto diretto con le amministrazioni. Tra i risultati più rilevanti: un miglior accesso alle informazioni, il dialogo diretto con i responsabili dei progetti, e in almeno cinque casi l’integrazione delle proposte dei cittadini nelle attività progettuali. In diversi contesti, le associazioni si sono impegnate a continuare il monitoraggio anche dopo la conclusione del progetto.

Le associazioni hanno avuto ampio spazio per intervenire durante tutto il corso dell’evento, sedendo al tavolo alla pari degli amministratori pubblici. Hanno raccontato la propria esperienza sul campo, evidenziando sia le nuove collaborazioni attivate sia le difficoltà incontrate nel dialogo con le istituzioni. In particolare, hanno riconosciuto l’efficacia del metodo Monithon, ritenuto solido, accessibile e utile per produrre osservazioni concrete, basate sui dati e difficilmente ignorabili. Molti dei rappresentanti delle associazioni hanno espresso la volontà di proseguire il monitoraggio anche oltre la fase pilota, auspicando una continuità del confronto con le amministrazioni locali e l’apertura di nuovi spazi di partecipazione strutturata.
Hanno partecipato, tra gli altri: Comitato di Quartiere Borgo Piave e Gorgolicino con Licia Ripamonti e Alessio Locarini; Comitato Pro Parco Urbano Acque Medie con Oriana Ciaccio; Associazione Quartieri connessi con Ferdinando Cedrone; Legambiente Frosinone con Stefano Ceccarelli e Avventuristicando con Alessandro Boccoli.

Nel corso della giornata, Massimo Allulli (ANCI), Alba Garavet (Città Metropolitana di Torino), Viviana Russo (Segreteria tecnica PRigA – Dipartimento per le politiche di coesione) e Fulvio Pellegrini (Programma Capacità per la Coesione) hanno discusso sfide e opportunità legate alla partecipazione. Tra i nodi evidenziati: la disponibilità di risorse, i tempi certi per gli enti locali, le difficoltà nella gestione dei conflitti e la capacità amministrativa di integrare i contributi dal basso. L’esperienza della Città Metropolitana di Torino, in collaborazione con l’Università di Torino e Monithon, è stata presentata come un esempio concreto di partecipazione strutturata e duratura.

In chiusura, l’Autorità di Gestione del Lazio ha illustrato una serie di proposte per strutturare il partenariato civico, tra cui: un avviso comunale sempre aperto per il coinvolgimento degli stakeholder, la piattaforma regionale MONISTER con dati aggiornati sui progetti, pillole formative sul monitoraggio civico, incontri annuali con i partner locali e nuove iniziative basate su input dei territori.

👉 Leggi l’approfondimento di Luigi Reggi sui risultati del progetto
👉 I report di monitoraggio sono disponibili su reports.monithon.eu
👉 La piattaforma MONISTER: strategieterritoriali.regione.lazio.it


I report di monitoraggio civico

Di seguito i link a tutti i report sviluppati dalle associazioni partecipanti. Ogni report è dedicato a un singolo progetto finanziato nell’ambito delle Strategie Territoriali.

Latina

Collegamento ciclabile Quartieri Nuova Latina e Nascosa – Via del Lido L3Associazione Quartieri Connessi
Collegamento ciclabile Autolinee – Viale Le Corbusier – Nuova Latina (ex Q4) L4Associazione Quartieri Connessi
Completamento del Parco Porta Nord – 2° stralcioComitato Pro Parco Urbano Acque Medie
Interventi di riqualificazione aree esterne delle scuole dei BorghiComitato di Quartiere Borgo Piave e Gorgolicino
Completamento di Piazzale dei MercantiUrban Center Latina; Italia nostra Latina
Riqualificazione Parcheggio Via NeghelliUrban Center Latina; Italia nostra Latina

 

Frosinone

Greenway sul Fiume Cosa – Matusa – Parco delle SorgentiCircolo Il Cigno; Legambiente Frosinone
Greenway sul Fiume Cosa – Matusa – Parco delle SorgentiCoordinamento

Schioppo Bene Comune

Valorizzazione Terme romane sul Fiume CosaCoordinamento

Schioppo Bene Comune

C.4 PUMS ampliamento aree sosta di

interscambio – riqualificazione Parcheggi via

Licino Recine (Area ex Agip)

FIAB FROSINONE; Su2Ruote APS

 

Rieti

Valorizzazione del patrimonio naturale del fiume VelinoAT Rieti Cittadinanzattiva
Smart and green mobility (acquisti mezzi elettrici)AT Rieti Cittadinanzattiva
Valorizzazione del patrimonio naturale del fiume VelinoAvventuristicando

 

Viterbo

Ponte CamillarioAssociazione Don Armando Marini; ACLI Viterbo; Italia nostra
LazzarettoCooperativa Galiana
Ponte CamillarioCooperativa Galiana
Torre civicaCooperativa Galiana

Per l’Open Data Day 2025, Monithon ritorna a Bari

La prima settimana di marzo, tutto il mondo festeggia l’Open Data Day, la festa dei dati aperti. Da 10 anni, gruppi da tutto il mondo creeranno degli eventi locali in cui useranno dati aperti nelle proprie comunità. È un’opportunità per mostrare i vantaggi dei dati aperti e incoraggiarne l’adozione nel governo, nell’impresa e nella società civile.

Monithon quest’anno partecipa all’edizione pugliese, organizzata dal Dipartimento per la Transizione Digitale della Regione Puglia, il 6 Marzo 2025 presso la Fiera del Levante, Padiglione 152, Lungomare Starita, 4 (Bari), ore 9.00/17.30.

Luigi Reggi, presidente di Monithon Europe ETS, prenderà parte al panel Il dialogo fra PA e società civile: quando l’apertura dei dati si fa impegno, insieme ad Andrea Borruso, presidente di OnData Aps, Giampaolo Sellitto, (ANAC), Valentina Donini, (SNA e portavoce del Forum Governo Aperto).

La giornata sarà un’occasione per esplorare il mondo dei dati aperti, scoprire come possano essere creati ed utilizzati, comprenderne il valore, sviluppare nuove competenze e partecipare al fermento della comunità digitale.

Focus dell’evento barese sarà il dialogo possibile tra le PA e la società civile, e l’importanza di fare rete, a partire dal lavoro svolto dalla Regione Puglia nel 2024 per la pubblicazione dei dati aperti.

Di seguito il programma della giornata.

 

Il Forum nazionale dell’Open Government Partnership conferma il monitoraggio civico tra gli obiettivi strategici

Il Forum Governo Aperto (FGA) ha confermato il monitoraggio civico come uno degli obiettivi strategici contenuti nella versione attuale della Strategia Nazionale per il governo aperto, nell’ambito dell’Open Government Partnership, l’iniziativa internazionale che promuove la trasparenza, la partecipazione dei cittadini, la lotta alla corruzione e l’uso di nuove tecnologie per rafforzare la governance pubblica.

Il Forum, che sostituisce il Forum Multi-stakeholder ed è composto sia da rappresentanti delle amministrazioni pubbliche sia da rappresentanti della società civile tra cui il nostro Luigi Reggi, si è riunito lo scorso 19 e 20 settembre presso il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio.

L’obiettivo sul monitoraggio civico è inserito nella più generale Priorità “Realizzare pratiche per il governo aperto negli ambiti di maggiore impatto o per la riduzione delle disuguaglianze, per l’equità sociale e per l’integrità”.

Ecco il testo dell’obiettivo:

Aumentare la trasparenza e l’accountability: abilitare i sistemi di monitoraggio civico e di valutazione sui processi decisionali e sul valore pubblico prodotto dalle politiche al fine di migliorarne l’integrità e la trasparenza.

Si intende quindi investire nella pubblicazione di dati aperti che rendano possibili le attività di monitoraggio civico da parte di cittadini e stakeholders (ad esempio, i dati sull’avanzamento dei progetti pubblici). Il monitoraggio civico e la valutazione si concentrano sia su come si è arrivati alle decisioni pubbliche sia su cosa è stato realizzato (risultati e degli impatti in termini di valore pubblico prodotto). Il monitoraggio civico e la valutazione sono quindi ritenuti strumenti chiave per migliorare integrità e trasparenza delle politiche pubbliche.

Aperte le iscrizioni per il nuovo anno di A Scuola di OpenCoesione: Monithon al centro del percorso formativo

Siamo entusiasti di annunciare che il bando nazionale del Ministero dell’Istruzione e del Merito per partecipare al progetto “A Scuola di OpenCoesione” 2024-2025 è ora aperto! Il bando è rivolto a tutte le scuole medie e superiori italiane. Quest’anno, il percorso formativo sarà ancora più focalizzato sul monitoraggio civico sul campo, grazie alla stretta collaborazione con noi di Monithon. Gli studenti avranno l’opportunità unica di esplorare e analizzare i risultati delle politiche pubbliche, e in particolare delle politiche di coesione europee e nazionali (inclusi i “fondi europei” che passano attraverso la gestione di regioni e ministeri) attraverso esperienze pratiche e attività di monitoraggio in loco. La scadenza per le iscrizioni è fissata al 28 ottobre 2024.

Un’opportunità unica per le scuole secondarie

“A Scuola di OpenCoesione” offre un percorso didattico innovativo per le scuole secondarie di primo e secondo grado, integrando competenze digitali e analisi dei dati. Gli studenti potranno esplorare progetti finanziati dalle politiche di coesione, imparando a utilizzare dati aperti per realizzare ricerche approfondite e monitoraggi sul campo. Questo approccio pratico è pensato per stimolare la partecipazione attiva e l’educazione civica.

Focus sul monitoraggio civico con Monithon

Come si legge nel vademecum, quest’anno l’esperienza con Monithon sarà ancora più centrale all’interno del percorso formativo, permettendo agli studenti di analizzare documenti e raccogliere dati sul campo attraverso interviste e questionari. Attraverso i nostri metodi e strumenti, gli studenti potranno analizzare l’efficacia dei progetti finanziati e imparare come il monitoraggio civico può stimolare il loro interesse verso la realtà che li circonda scoprendo come le politiche pubbliche impattano la loro vita quotidiana. Scoprendo come vengono usati i fondi pubblici come fossero giornalisti d’inchiesta, le ragazze e i ragazzi imparano a interagire con le Amministrazioni pubbliche e hanno l’opportunità di diventare cittadini più attivi e consapevoli.

Candida la tua classe entro il 28 Ottobre!

Per maggiori informazioni e iscrizioni, visita la pagina ufficiale.

Abbiamo presentato il progetto iMonitor all’ACWG del G20, ecco com’è andata la discussione

Monithon ha avuto il privilegio di essere rappresentato dal suo presidente Luigi Reggi all’evento del G20 Anticorruption Working Group (ACWG) “Just and Sustainable Procurement for People and Planet” a Parigi. Durante l’incontro è stato ampiamente discusso il ruolo degli appalti pubblici e il monitoraggio della spesa pubblica attraverso open data e tecnologie digitali. Questi temi sono centrali nell’agenda del G20 in vista del vertice in Brasile nel novembre 2024, dove saranno finalizzati gli impegni globali, inclusa la recente risoluzione sulla digitalizzazione, i dati e le ICT negli appalti.

L’evento ha visto la partecipazione di illustri relatori come Sally Guyer e Kristen Robinson dell’Open Contracting Partnership, Giuseppe Busia, presidente di ANAC [qui il suo discorso e la sua presentazione], e il dott. Henrique de Oliveira Andrade, capo di gabinetto della Segreteria di Controllo Interno dell’Ufficio del Controllore Generale del Brasile. Le loro intuizioni collettive hanno sottolineato l’importanza della trasparenza e dei progressi tecnologici nella lotta alla corruzione.

 

 

Il G20, come piattaforma primaria per la cooperazione economica globale, ha svolto un ruolo cruciale nel guidare la lotta globale contro la corruzione. I paesi del G20, che rappresentano il 75% del commercio mondiale e l’80% del PIL globale, si sono impegnati nel 2014 a garantire sistemi di appalto basati su trasparenza, concorrenza e criteri oggettivi nelle decisioni per prevenire la corruzione. Hanno anche approvato i Principi del G20 per Promuovere l’Integrità negli Appalti Pubblici nel 2015 e un Compendio di Buone Pratiche del G20 per Promuovere l’Integrità e la Trasparenza nello Sviluppo delle Infrastrutture nel 2019, sottolineando la necessità di apertura e trasparenza negli appalti. Gli Stati parti della Convenzione delle Nazioni Unite contro la Corruzione si sono anche impegnati, nel 2021, ad “aumentare la trasparenza e la responsabilità nella gestione delle finanze pubbliche e negli appalti governativi, nel finanziamento e nella fornitura di servizi per garantire la trasparenza nelle azioni governative nell’uso dei fondi pubblici e durante l’intero ciclo degli appalti pubblici” per attuare pienamente l’articolo 9 della Convenzione e hanno approvato una risoluzione intitolata Promuovere la trasparenza e l’integrità negli appalti pubblici a sostegno dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile lo scorso dicembre.

 

Monithon ha presentato la sua ultima iniziativa, il progetto iMonitor, come esempio chiave di utilizzo della tecnologia per combattere la corruzione e le frodi negli appalti pubblici. Il progetto combina valutazioni del rischio basate sui dati con il monitoraggio civico dei contratti pubblici, permettendo alle comunità locali di valutare i risultati delle gare pubbliche e di segnalare alle autorità competenti risultati utilizzabili. Questo approccio evidenzia il potenziale degli strumenti digitali per migliorare le capacità dei cittadini nel garantire responsabilità e trasparenza nella spesa pubblica. Il progetto è coordinato dal Government Transparency Institute.

Monithon, creato nel 2013 come iniziativa indipendente a supporto dei cittadini nella valutazione partecipativa dell’efficacia dei progetti dell’UE, dal 2023 offre a chiunque una metodologia e specifici strumenti per raccogliere segnalazioni su potenziali usi impropri dei fondi pubblici. Le segnalazioni delle comunità locali sono utilizzate principalmente per favorire la collaborazione con le autorità locali responsabili degli investimenti locali, ma possono anche essere inoltrate, se ritenute rilevanti, alle autorità nazionali anticorruzione.

I cittadini possono selezionare gli appalti pubblici rilevanti da monitorare sul portale OpenTender, che raccoglie dati governativi aperti su milioni di contratti nell’UE da diverse fonti ufficiali e calcola indicatori di rischio di corruzione per ogni appalto. In Italia, i cittadini possono anche avviare il processo di selezione identificando un progetto finanziato dall’UE nella loro città o quartiere tramite la mappa Project Finder, dove i progetti sono georeferenziati con alta precisione in base all’indirizzo. Una volta trovato un progetto interessante per la loro comunità, possono cercare gli appalti pubblici correlati attraverso il Codice Unico di Progetto, utilizzato da tutte le amministrazioni pubbliche italiane.

 

 

La discussione del panel ha effettivamente sottolineato l’importanza di includere gli attori civici nel processo di appalto, “offrendo agli stakeholder canali chiari per trasformare le intuizioni derivanti dai dati aperti sugli appalti pubblici in cambiamenti di politica, una migliore allocazione delle risorse, una negoziazione dei contratti più forte e una consegna più intelligente ed efficiente di beni, servizi e infrastrutture”. Affinché ciò avvenga, i cittadini dovrebbero essere in grado di accedere a una formazione sufficiente sulle questioni più tecniche. La discussione si è anche concentrata sulla cruciale disponibilità di dati interoperabili e di alta qualità, come quelli che collegano i progetti di investimento, gli appalti pubblici, i registri delle imprese, la proprietà aziendale e i titolari effettivi. L’applicazione AI ALICE presentata dal governo brasiliano sembra uno strumento promettente se basato sui dati corretti.

Ringraziamo i delegati dei paesi del G20 per le loro domande coinvolgenti e il team del governo francese per l’eccellente organizzazione dell’evento. I risultati di questa sessione saranno condivisi con l’UN Office on Drugs and Crime (UNODC) per supportare l’implementazione della CoSP resolution 10/9.

Per maggiori informazioni sul progetto iMonitor, visita il sito web di iMonitor.

Scuola femminista di monitoraggio civico – Napoli

Sarà Napoli la prossima città a ospitare la Scuola Femminista di Monitoraggio Civico sui fondi del PNRR, organizzata da Period Think Tank, in collaborazione con Monithon e Cittadinanzattiva Campania, all’interno della campagna #datipercontare

L’incontro si terrà sabato 22 giugno, dalle 15:00 alle 19:00, in via F. Verrotti 5, Napoli, e le iscrizioni sono ancora aperte qui: https://form.jotform.com/241314771466356

La scuola nasce con l’idea di informare cittadini e realtà locali sugli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nel proprio comune, e di insegnare come monitorare gli impatti di tali investimenti. Particolare attenzione sarà rivolta agli impatti di genere, con l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza e partecipazione attiva nella valutazione delle politiche pubbliche.

La partecipazione è gratuita e aperta a chiunque sia interessato a capire meglio come vengono utilizzati i fondi del PNRR e come questi possano influire sulle comunità locali. 

Qui un’utile guida per approfondire il tema del monitoraggio civico sull’impatto di genere.

Per iscriversi alla scuola di monitoraggio: https://form.jotform.com/241314771466356

Comunicare l’Europa nei territori: un’esperienza di monitoraggio civico dei progetti PNRR

Il 28 maggio la sala panoramica della Città Metropolitana di Torino ha ospitato l’evento finale del laboratorio Politiche di coesione europee e strategie di comunicazione dei territori dell’Università degli Studi di Torino, frutto della collaborazione attiva da diversi anni fra Europe Direct Torino, Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università degli Studi di TorinoCom4t.EU (Communicating for Transitions in EUrope – New skills for public communication and participation in digital environment) e Monithon.

Quali sono le sfide che le amministrazioni locali incontrano nella gestione dei progetti e nella comunicazione con i cittadini? Gli studenti del laboratorio di Politiche di coesione europee e strategie di comunicazione dei territori hanno provato a rispondere a questa domanda, monitorando ben 8 progetti della Città Metropolitana di Torino, scelti tra quelli finanziati con fondi PNRR, incontrando le amministrazioni responsabili, e condividendo le loro analisi e il loro giudizio sui progetti. 

Qui il video riassuntivo di questa esperienza:

 

Numerosi ospiti hanno animato la giornata, e il fil rouge che ha unito gli interventi è stata l’importanza della collaborazione tra università, amministrazioni pubbliche e cittadini, insieme alla consapevolezza che tale sinergia possa contribuire a migliorare la gestione dei fondi europei e la trasparenza. 

 

L’evento ha rappresentato un momento di condivisione e riflessione sulle migliori pratiche e sulle strategie future per una comunicazione più efficace e una gestione più efficiente dei progetti di coesione territoriale. Interessante è stato anche il confronto con l’Università degli Studi di Bergamo, che da qualche anno ha avviato un laboratorio su Monitoraggio Civico e Valore Pubblico, in cui, quest’anno, sono stati monitorati 3 progetti finanziati con fondi PNRR.

Un vivace resoconto della giornata lo si può leggere nel numero 20 di Cronache da Palazzo Cisterna, il settimanale della Città Metropolitana di Torino.

I report di monitoraggio

Di seguito, la lista (in aggiornamento) dei report di monitoraggio redatti dagli studenti di Torino e di Bergamo:

Interventi di manutenzione straordinaria, adeguamento funzionale e normativo dellistituto Avogadro di Torino;

Riforestazione aree perifluviali lungo l’asta del Po;

Ivrea – Palazzo e giardini Giusiana;

Avigliana – Istituto Tecnico Galilei – Demolizione e ricostruzione di un nuovo edificio adibito a uso scolastico;

Progetto di manutenzione del Liceo Einstein di Torino;

Riqualificazione delle aree verdi del parco Falcone Borsellino in via san Gregorio Magno, di via Napoli e del parco Paradiso;

Ex Cotonificio Tabasso;

Nichelino – Polo educativo e centro polifunzionale.

Linea tranviaria T2 della val Brembana Bergamo – Villa D’Almè;

Realizzazione di un nuovo asilo 0-3 in via dei Pioppi

 

(Articolo a cura di Denise Montiglio)

Serve più trasparenza su come stanno andando i progetti del PNRR

Il #PNRR è stato approvato dal Consiglio Europeo il 13 Luglio 2021. Da allora è partita una complessa macchina amministrativa allo scopo di realizzare un piano così ambizioso e finanziariamente rilevante. Una macchina che ha coinvolto tutti i livelli di governo, da quello nazionale a quello locale.

Gli investimenti del PNRR si realizzano attraverso progetti, dove ciascun progetto è una tessera di un puzzle. Ad esempio, per raggiungere l’obiettivo di “aumentare l’offerta educativa nella fascia 0-6 su tutto il territorio nazionale” occorre costruire o rinnovare 2550 asili nido e creare 150.000 nuovi posti. Ogni asilo nido è un progetto.

Per capire se gli investimenti si stanno realizzando nei tempi e con la qualità necessaria, è fondamentale avere informazioni su tutte le tessere del puzzle. Solo così è possibile ricostruire con precisione il dato complessivo e capire dove ci sono problemi, per intervenire in tempo.

Quello che sta succedendo è che questa complessa macchina amministrativa fa fatica a raccogliere informazioni. C’è chi, come la fondazione Openpolis, ha messo in discussione il fatto che il Governo abbia realmente un quadro chiaro su come stiano andando i progetti del PNRR, specialmente quelli gestiti a livello locale.

Senza dati aggiornati sull’avanzamento dei “cantieri” e dei pagamenti, è di fatto impossibile ricostruire un quadro attendibile su come sta procedendo il PNRR nel suo complesso e quindi comunicarlo alle istituzioni europee e ai cittadini.

Una cosa è certa. Sul sito del Governo Italia Domani, dedicato proprio alla comunicazione e alla trasparenza del PNRR, non c’è mai stata traccia di informazioni sull’avanzamento dei progetti. Da Aprile 2023, sappiamo, ad esempio, come “si chiamano”, dove sono, quanto costano, quali sono le amministrazioni responsabili e quali gare pubbliche sono associate. La pubblicazione di quei dati fu certamente un grande passo avanti. Ma ancora non sappiamo quali progetti sono in corso o conclusi, quanti fondi sono stati spesi, o se le procedure amministrative procedono o sono bloccate.

Noi promuoviamo il monitoraggio “civico” dei fondi pubblici, basandoci proprio sull’analisi di queste singole tessere del puzzle. Senza queste informazioni è molto più complicato per la cittadinanza capire e controllare come sono spesi i fondi, valutarne l’efficacia, e aiutare a rendere le infrastrutture e i servizi realizzati più utili e vicini ai reali bisogni. Ricostruire dal basso queste informazioni non è impossibile, ma occorre rivolgersi direttamente a ciascuna amministrazione, con tempo e pazienza, e mettendo in conto che non necessariamente si avrà risposta.

Anche noi aderiamo quindi, con la campagna “Dati Bene Comune” e l’Osservatorio Civico PNRR, alla proposta di Fondazione Openpolis per l’invio di una nuova richiesta #FOIA sui dati dei progetti e dei bandi di gara del #PNRR. Chiediamo alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e al Ministro Raffaele Fitto piena trasparenza sul Piano.

 

▶️ Approfondisci i dati che mancano sul PNRR sul sito di OpenPolis

▶️ Vai alla campagna “Dati Bene Comune” sul PNRR

 

Asili nido PNRR: aggiornata la mappa per attivare il monitoraggio civico

Nei giorni scorsi il Sole 24 Ore ha aggiornato la mappa degli asili nido finanziati dal PNRR con gli ultimi dati disponibili (dicembre 2023), accompagnando l’infografica con un nuovo articolo che fa il punto della situazione su questa tormentata misura. I nuovi dati, infatti, riflettono i recenti tagli effettuati dal governo: il target PNRR al 2025 passa infatti da 264.000 a circa 150.000 nuovi posti negli asili.

Tramite l’infografica si può accedere alle informazioni sui vari comuni, cercare tra i cantieri degli asili (vedi come si fa) e, una volta individuato un asilo di interesse, cliccare su “Segui il progetto su Monithon” e compilare il nostro report di monitoraggio civico semplificato: si tratta di poche domande che permettono di dare un giudizio sull’avanzamento dei lavori e sull’utilità di quanto viene (o non viene) realizzato.  I risultati di questa iniziativa saranno riportati sulla stessa pagina del Sole 24 Ore e qui sul nostro sito.  Non solo: le segnalazioni ricevute potrebbero essere tenute in considerazione da gruppi di monitoraggio civico strutturati come associazioni, scuole o università per effettuare un monitoraggio approfondito di come stanno procedendo i lavori e delle eventuali criticità.

Puoi trovare gli asili nido finanziati nel tuo quartiere e nella tua via anche tramite la nostra mappa interattiva Project Finder e compilare il questionario cliccando su “Inizia il monitoraggio!”.

 

 

Monithon eletto membro del Forum per il Governo aperto 2024-27

Dopo il voto del 4 marzo 2024, è stata ufficialmente approvata la nuova squadra per il mandato del Forum Italiano per il Governo Aperto (FGA) per il periodo 2024/2027. In tutto, 44 organizzazioni della community dell’Open Government Partnership in Italia (OGPIT) hanno partecipato al voto, 15 amministrazioni pubbliche e 29 organizzazioni della società civile.

Monithon è orgogliosa di unirsi al FGA. Secondo il regolamento, il Forum ha un ruolo chiave nel guidare la comunità OGPIT, che riunisce stakeholder sia del settore pubblico che della società civile. Il FGA funge da piattaforma per un dialogo equo tra la società civile organizzata e gli attori istituzionali, con l’obiettivo di implementare politiche pubbliche rilevanti per la strategia, l’attuazione e il monitoraggio dell’impatto della strategia nazionale per il governo aperto.

Le principali attività del FGA includono la formulazione di proposte per definire le politiche di governo aperto e il loro contributo al monitoraggio e alla valutazione degli impatti, definendo metodi di co-creazione e co-attuazione per i Piani d’Azione Nazionali, promuovendo il dialogo nazionale sulle politiche di governo aperto, e facendo advocacy per l’educazione al governo aperto, specialmente tra le giovani generazioni.

Monithon è entusiasta di contribuire al progresso dei principi del governo aperto e di impegnarsi in questo significativo sforzo collaborativo per migliorare la trasparenza, la collaborazione e la partecipazione nella governance pubblica.

Ecco la lista completa dei nuovi membri del Forum per il Governo Aperto.

Pubbliche Amministrazioni:

  • Agenzia per l’Italia Digitale
  • Autorità nazionale anticorruzione
  • Consiglio Nazionale dei Giovani
  • Dipartimento per la Trasformazione Digitale
  • MASE Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
  • Dipartimento programmazione e coordinamento della politica economica (DiPE)
  • Regione Emilia Romagna
  • Regione Liguria
  • Regione Puglia
  • Roma Capitale – Dipartimento Decentramento, Servizi delegati e Città in 15 minuti –
  • Scuola Nazionale dell’Amministrazione

Organizzazioni della Società Civile:

  • Associazione della Comunicazione Pubblica e Istituzionale – Compubblica
  • Centro Culturale San Martino, Regione Puglia – Ets
  • Fondaca, Fondazione per la cittadinanza attiva
  • Fondazione Etica
  • Monithon Europe Ets
  • PAsocial
  • React Srl
  • Scuola Capitale Sociale Aps
  • Stati Generali dell’Innovazione
  • The Good Lobby
  • Transparency International Italia

Nuovi report di monitoraggio per A scuola di OpenCoesione 2023/2024

Giovedì 15 febbraio 2024, dalle 15.00 alle 16.30, ritorna l’appuntamento annuale della redazione di Monithon con studentesse, studenti e docenti del progetto A scuola di Open Coesione (ASOC): un’ora e mezza di webinar, insieme al team di ASOC, per rispondere a tutte (speriamo!) le domande sulla nostra piattaforma Monithon, che ospiterà a breve i report di monitoraggio di tutte le scuole aderenti al progetto per l’edizione 2023/2024.

Durante il webinar presenteremo, freschissimo di elaborazione, un nuovo form di compilazione report personalizzato per le esigenze di nuovi, giovanissimi monitoranti: gli studenti e le studentesse delle scuole secondarie di primo grado. 

Un report “light”, più agile, che non richiede necessariamente di cimentarsi con analisi dati e lunghe ricerche documentali sul web, ma sposta maggiormente l’attenzione sul racconto delle osservazioni “sul campo”: perché mi interessa quel determinato progetto? Chi ne sta seguendo l’attuazione? Chi sono i beneficiari? Cosa ha colpito la mia attenzione durante la visita di monitoraggio, in positivo o in negativo? Quali idee posso proporre per il futuro del progetto? Posso documentare le mie osservazioni con foto, audio, video o altro materiale da allegare al mio report?

L’elaborazione di un report “light” è solo l’ultimo atto di una lunga collaborazione; dal 2013, il percorso A scuola di OpenCoesione utilizza i nostri metodi e strumenti per la fase più importante del percorso, cioè la ricerca di monitoraggio civico, che si conclude con la redazione e la discussione di un report.

 

Dal 2013 a oggi, ASOC ha coinvolto circa 1.400 classi, 34.000 studenti, 2.900 insegnanti: per quest’anno scolastico, i team impegnanti nelle attività del percorso didattico sono ben 145, di cui 33 sono formati da studenti e studentesse di scuole secondarie di primo grado. Al momento, la maggior parte degli studenti ha scelto di monitorare interventi afferenti a Cultura e Turismo (27%); si attestano intorno al 13% Inclusione Sociale e Salute, Trasporti e mobilità e Ricerca e Innovazione. Altri temi di interesse sono Ambiente (12%), Competitività delle Imprese (9%), Istruzione e formazione (6%) Energia (5%) e Reti e Servizi Digitali (1%).

Dalla redazione, non vediamo l’ora di leggerli!

 

Nuovi servizi digitali nei Comuni grazie al PNRR – siamo andati a monitorare

Da un paio d’anni abbiamo iniziato ad applicare la nostra metodologia di monitoraggio civico ai singoli interventi finanziati dal PNRR, invitando studenti e comunità civiche ad approfondire lo stato dei lavori e gli eventuali risultati già conseguiti.

Nonostante la maggiore attenzione sia stata rivolta alla riqualificazione urbana, uno dei progetti sui cui gli studenti si sono concentrati riguarda lo sviluppo di servizi pubblici digitali (misura 1.4.1 del PNRR “Esperienza del Cittadino nei servizi pubblici”). È una sperimentazione che ci fu suggerita l’anno scorso proprio dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale, con cui abbiamo avuto l’occasione di uno confronto e che è interessato a misurare il reale impatto di questi servizi in termini di utilizzo e soddisfazione da parte dei cittadini.

Il monitoraggio si è svolto presso il comune di Azzano San Paolo (Bergamo) nell’ambito del Laboratorio Spesa pubblica e monitoraggio civico del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Bergamo coordinato dalla Prof. Carmela Barbera in collaborazione con Monithon.  Azzano è uno tra gli oltre 6000 di Comuni italiani che ha aderito alla misura ottenendo un finanziamento per migliorare l’esperienza dei servizi pubblici digitali, adottando i modelli messi a punto dal team istituzionale di Designers Italia. Il finanziamento è stato individuato tramite i dati resi pubblici in formato aperto proprio dal Dipartimento nel sito PA Digitale 2026, grazie a Matteo Fortini.

La metodologia utilizzata si è basata su interviste con vari soggetti coinvolti, tra cui il sindaco, un consigliere comunale, un membro dello staff della software house incaricata del progetto e un esperto dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID). Queste interviste hanno permesso di esaminare aspetti come le ragioni dell’adesione al progetto, lo stato delle procedure amministrative e la metodologia utilizzata per definire gli importi stanziati.  Il metodo ha permesso di acquisire un’immagine dello stato di avanzamento del progetto, dei suoi punti di forza e delle sue criticità, offrendo una visione per il futuro sviluppo e miglioramento dei servizi digitali a livello comunale, non solo ad Azzano San Paolo ma anche in altri contesti simili.

A Maggio 2023, l’implementazione del progetto risultava essere conclusa con successo ed è stata valutata come potenzialmente efficace, in attesa del collaudo definitivo e della messa a disposizione dei servizi ai cittadini.

Sarà quindi interessante verificare gli esiti in termini di valore prodotto per gli utenti man mano che questi servizi sono resi fruibili, ad Azzano San Paolo così come negli altri Comuni partecipanti. 

Per idee e proposte: info@monithon.eu.  Usa il link in basso per scoprire se il tuo Comune è nell’elenco degli Enti finanziati sulla stessa misura “Esperienza del Cittadino nei servizi pubblici”.

 

 



Il progetto in breve

Obiettivi del progetto. Il progetto si proponeva di migliorare i siti web e i servizi digitali offerti dal Comune, seguendo le linee guida stabilite dalla misura 1.4.1. L’obiettivo era semplificare l’accesso ai servizi, rendendo più efficiente l’interazione tra cittadini e amministrazione.

Attività svolte. Il focus del monitoraggio è stato sul Comune di Azzano San Paolo, ritenuto interessante per la sua attenzione all’innovazione e la posizione del Sindaco come vicepresidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Il progetto, finanziato dal PNRR, è stato gestito dalla Società Maggioli Spa.

Risultati e impatto. Il progetto, che ha visto la conclusione dell’implementazione del sito comunale, è attualmente in attesa di un collaudo tecnico. Nonostante questo, si prevedono potenziali miglioramenti nella fruizione dei servizi digitali, con un impatto positivo sulla struttura organizzativa comunale. Tuttavia, la valutazione completa dell’efficacia sarà possibile solo dopo l’effettivo utilizzo da parte dei cittadini.

Punti di forza. Il Comune ha dimostrato competenze digitali interne che gli hanno permesso di negoziare in maniera più decisa i termini contrattuali con la Software House. Le linee guida fornite dall’Agenzia per l’Italia Digitale hanno contribuito a omologare i siti comunali in tutto il paese, riducendo la discrezionalità nell’implementazione.

Punti di debolezza e soluzioni. L’importo finanziato è stato percepito come elevato rispetto alle attività richieste, sollevando domande sulla metodologia di definizione dei finanziamenti da parte del Dipartimento Trasformazione Digitale. Il Comune suggerisce la creazione di una misura unificata per l’implementazione dell’interfaccia digitale, evitando sovrapposizioni di misure simili.

Rischi. Non si individuano rischi particolari, ma si evidenzia la necessità di mantenere nel tempo l’innovazione digitale e di estenderla a nuovi servizi. La quantità limitata di servizi finanziati potrebbe portare a una futura transizione digitale per i servizi non inclusi nel progetto iniziale.

Prossimi passi. Dopo il collaudo tecnico, il sito comunale sarà accessibile ai cittadini, consentendo una valutazione più approfondita dell’efficacia del progetto. Si auspica che le risorse non spese possano essere utilizzate per nuove iniziative digitali.

PNRR: C’è ancora tempo per ascoltare i beneficiari finali degli interventi

A suon di mail bombing 💣 e raccolte firme a cura degli amici di The Good Lobby è arrivata infine il 28 Novembre la convocazione dell’Osservatorio Civico PNRR alla Cabina di Regia del PNRR.

Nella riunione, presieduta dal Ministro Fitto, è stata presentata e discussa la nuova versione del Piano, alla luce delle modifiche approvate dalla Commissione europea. Nonostante in quella sede non siano state date risposte alle questioni sollevate dall’Osservatorio – come il laborioso aggiornamento dei dati di monitoraggio e i tempi ristretti del dibattito pubblico – è stato richiesto un successivo contributo scritto, poi inviato mercoledì scorso.

Monithon ha contribuito con alcuni suggerimenti basati sulla recente esperienza di monitoraggio civico di alcuni progetti finanziati dal PNRR.

I risultati del monitoraggio civico dei progetti PINQuA discussi al Festival della Partecipazione

Nel 2023, alcuni progetti del programma PINQuA sono già stati oggetto di 10 analisi di monitoraggio condotte dall’Università di Torino e dall’Università di Bergamo, che hanno coinvolto decine di studenti in laboratori dedicati, nonché da attivisti civici a Udine capitanati dall’esperta di fondi pubblici Elena Canciani. Ciascun monitoraggio, pubblicato sulla nostra piattaforma, ha riguardato un singolo progetto finanziato, analizzandone in dettaglio le procedure che hanno portato al finanziamento, lo stato di avanzamento procedurale e fisico e soprattutto l’utilità dello stesso per le comunità di cittadini chiamati in gergo “beneficiari finali” gli interventi previsti, cioè coloro che ultimamente ne beneficiano, come gli utenti di un’opera o i cittadini di un quartiere.

Gli autori hanno effettuato analisi dei documenti, visite sul campo e numerose interviste con i soggetti programmatori e attuatori, in un percorso di monitoraggio e partecipazione pubblica durato mesi che ha coinvolto attivamente i rappresentanti delle Amministrazioni, portando ad impegni concreti. Sono state anche intervistate associazioni e comunità locali, e inviati questionari a gruppi di utenti.

Ascoltare i suggerimenti dei beneficiari finali in fase di attuazione

Tra i principali risultati – già ampiamente condivisi e discussi durante il Festival della Partecipazione di Bologna a Settembre – è emersa chiaramente l’esigenza di maggiore partecipazione dei cittadini alle scelte di investimento dei Comuni. In tutti i casi considerati, le comunità civiche non hanno avuto voce in capitolo nella progettazione iniziale. Interrogati su questo, i rappresentanti dei Comuni intervistati hanno fatto presente, come comprensibile, i tempi estremamente ristretti imposti dal cronoprogramma del PNRR, che hanno determinato la messa a finanziamento di progettazioni risalenti, in certi casi, a diversi anni prima.

Possiamo però notare l’opportunità, da parte delle Amministrazioni Comunali e delle Amministrazioni titolari, di rafforzare il dialogo con i beneficiari finali in fase di attuazione. Il monitoraggio civico rappresenta un potente strumento per raccogliere analisi, giudizi e suggerimenti utili a “correggere il tiro” durante l’esecuzione dei lavori. Rendere l’implementazione più vicina ai bisogni delle comunità beneficiarie degli interventi significa migliorare la qualità della spesa, agendo sul “come” gli interventi rispondono ai bisogni, un aspetto fondamentale per garantire l’effettiva utilità di quanto realizzato.  Su questo vedi anche il quarto capitolo del recente Rapporto dell’Osservatorio Civico PNRR.

Di contro facciamo presente il grave rischio legato al mancato ascolto dei bisogni delle comunità. Ad esempio, abbiamo analizzato il caso della costruzione di uno studentato del quale molti degli studenti intervistati non sarebbero disposti a usufruire. 

Stato attuale delle palazzine di Piazzale Visconti (Bergamo), futuro studentato

In un altro report, si riporta l’obiettivo di un progetto di aumentare i visitatori di un’area naturalistica tramite la costruzione di parcheggi a pagamento, che però gli utenti non sembrano aver intenzione di usare.  Tali risultati sottolineano il rischio, sottolinato anche dalla Commissione Europea, di realizzare interventi non perfettamente efficaci dal punto di vista del risultato.

Rafforzare la capacità amministrativa dei Comuni

Abbiamo quindi proposto che le Amministrazioni titolari competenti promuovano un’azione di rafforzamento della capacità di ascolto delle esigenze e delle proposte dei beneficiari finali degli interventi nell’attuale fase di attuazione da parte delle Amministrazioni locali impegnate nella realizzazione dei progetti PNRR.  A tal fine l’Osservatorio Civico PNRR può mettere a disposizione un bagaglio di competenze, esperienze, capacità di attivazione delle comunità locali, nonché metodi e strumenti consolidati e testati nel campo delle politiche europee.

🔎 I report di monitoraggio civico sui progetti PINQuA

Università di Torino

Ingresso dell’area naturalistica Le Vallere, Moncalieri (Torino)

Università di Bergamo

Elena Canciani, Udine:

Photo credits

Al via iMonitor, una rete di monitoraggio civico per prevenire la corruzione: partecipa anche tu!

Il 9 dicembre di ogni anno ricorre la Giornata Internazionale contro la corruzione, un’occasione per sensibilizzare sulle conseguenze di questo fenomeno sociale, politico ed economico che colpisce tutti i Paesi, e che priva i cittadini di diritti fondamentali, rallenta lo sviluppo economico, mina le Istituzioni e lo Stato di diritto. 

Cogliamo l’occasione per annunciare un nuovo progetto di Monithon, iMonitor, attivo da qualche mese in 4 paesi europei (Italia, Spagna, Romania, Lituania).

Combinare l’analisi dei dati sugli appalti pubblici e i risultati dei monitoraggi civici per contribuire a migliorare l’efficienza della lotta  contro la corruzione: questo l’obiettivo-cardine del progetto coordinato da Government Transparency Institute e finanziato dall’European Internal Security Fund. Il progetto è supportato in Italia dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC).

A partire dalla piattaforma Opentender, che rende disponibili dati sugli appalti pubblici e indicatori del rischio di corruzione in Europa, e utilizzando lo strumento di reporting per i cittadini dedicato al monitoraggio della spesa pubblica di Monithon, iMonitor cercherà, da un lato, di fornire informazioni utili alle autorità per affrontare la corruzione e le frodi negli appalti pubblici, dall’altro, di promuovere reti della società civile per sforzi costanti contro la corruzione nei 4 paesi/regioni europei coinvolti.

 

Ad oggi, la rete di iMonitor sta finalizzando un reporting template di monitoraggio comune in Spagna, Italia, Lituania e Romania, e una metodologia per ingaggiare le comunità civiche in questa delicata attività.

Le attività di monitoraggio inizieranno nel 2024, e coinvolgeranno gruppi di cittadini interessati con laboratori di civic monitoring

iMonitor mette insieme Monithon, Oficina Antifrau de Catalunya (Anti-Fraud Office of Catalonia), Transparency International Lithuanian Chapter, Romanian Academic Society, National Integrity Agency / Agenția Națională de Integritate (Romania), Collegi de Professionals de la Ciència Política i de la Sociologia de Catalunya (COLPIS, Spain)

 

Se vuoi partecipare come organizzazione civica o singolo cittadino, scrivi a info@monithon.eu

Come scrivere il report di monitoraggio perfetto

In questa guida trovate consigli e suggerimenti su come impostare i contenuti del report di monitoraggio civico. Alcuni di questi sono molto importanti per portare a termine il lavoro e consentire alla nostra redazione di validare il report e pubblicarlo sul sito.

Qual è il modo più efficace per impostare la scrittura?

  1. Riportate le evidenze. Il report di monitoraggio civico non è un blog né un diario, è un resoconto che, se vuole essere credibile, deve essere il più possibile basato su evidenze e dati oggettivi. Crediamo che un racconto non possa non riflettere le opinioni dell’autore, e di certo non vi chiediamo di essere algidi e distaccati! Anche volendo, non potreste esserlo 🙂 E’ essenziale però dare centralità alle evidenze raccolte nei vari campi dello step 2. In particolare, è molto importante citare le fonti dei dati che usate e mostrare “le prove” delle vostre affermazioni (es. il progetto non è concluso? Inserite una foto del cantiere). La redazione di Monithon controllerà questo aspetto nel processo di validazione del vostro report.
  2. Scrivete per un pubblico. Tenete conto che le risposte alle varie sezioni saranno combinate insieme per formare il report pubblicato. Guardate qui, qui o qui per avere un’idea del risultato finale (questi sono solo esempi dei tanti report molto ben fatti che abbiamo ricevuto quest’anno). Quindi non compilate i campi del report come fossero le risposte a un questionario, ma scrivete avendo in mente un articolo di inchiesta giornalistica, in cui le varie sezioni sono concepite come una traccia per rendere i report facilmente comparabili. Il nostro obiettivo sarà far leggere il vostro report ai decisori pubblici e agli amministratori. Inoltre, quello che scrivete costituisce un materiale molto utile ai media o a altre organizzazioni per ulteriori approfondimenti o comunicare i vostri risultati a una platea ancora più ampia.
  3. Siate specifici ma sintetici. Descrivete il progetto in modo semplice e comprensibile a tutti per mostrare quanto sia rilevante la vostra ricerca (step 1), poi siate al contempo specifici e sintetici nella valutazione (step 2). E’ un esercizio difficile! Sfruttate al meglio le fonti e le informazioni che avete raccolto senza annoiare il lettore: selezionate le informazioni con cura, fate esempi specifici senza la pretesa di essere esaustivi. Mettete in allegato i documenti o le vostre analisi. Allegate tutti i “materiali grezzi” della vostra indagine: dati, trascrizione delle interviste, etc. In questo modo potete mantenere il racconto snello e dare al lettore interessato la possibilità di approfondire.

Quali sono le domande a cui devo fare più attenzione?

Nello step 1, descrivete il progetto che avete scelto di monitorare in modo da attrarre l’attenzione dei vostri lettori. Spiegate in poche frasi perché è importante monitorarlo, i suoi obiettivi e come intende raggiungerli.
Avete il blog di ASOC per raccontare i dettagli sul vostro gruppo e le vostre attività, che verrà poi reso raggiungibile anche a partire dal report di Monithon.

Nello step 2, dedicate tempo a pensare ai suggerimenti e proposte. Nel report pubblicato, verranno messi in evidenza perché sono di grande valore.  Inoltre fate attenzione a riportare aspetti positivi e negativi del progetto monitorato, non della vostra esperienza di monitoraggio.

Nel campo “Chi è stato intervistato?” alla fine dello step 2, potete specificare le vostre eventuali difficoltà. Ad esempio, non siete riusciti a intervistare il sindaco? Scrivete perché!

Quante domande e risposte agli intervistati devo riportare?

Se avete intervistato varie persone, l’indicazione è di scegliere soltanto 2 domande (e relative risposte) per non appesantire il racconto. Se avete già trascritto domande e risposte per tutti gli intervistati, sarebbe fantastico se riusciste ad allegarle tra i materiali (in PDF o altro formato). Dare l’accesso alle fonti è una buona pratica di giornalismo e indagine qualitativa!

Ho inserito per sbaglio una foto due volte o un video sbagliato, come devo fare?

Potete eliminare i materiali allegati premendo sulla X rossa. Se avete problemi, inviate comunque il report mandandoci una mail con l’indicazione di quali materiali volete eliminare o aggiungere.

Ho salvato il report ma ho perso i testi che avevo inserito!!

Innanzitutto, salvate sempre i vostri testi in locale prima di compilare il form online (es. su un file word). Durante la compilazione del report, fate attenzione a non accedere al nostro sito da due pc diversi contemporaneamente con le stesse credenziali! Se stai scrivendo il report su un pc, e un tuo compagno di team fa login sul suo device, tu vieni “sloggato” e perderai tutte le modifiche. Per ora, potete compilare solo uno alla volta.

Controllate la dimensione delle foto o dei materiali che allegate. Per ogni salvataggio, la dimensione complessiva dei materiali che state allegando non deve superare gli 8MB. Sono ammessi solo immagini (jpg, gif, png) o file documentali (doc, docx, xls, xlsx, pdf).
Se volete inserire un video, caricatelo su YouTube o Vimeo e inserire il link nel campo apposito.

Ho inviato il report alla redazione ma vorrei fare delle modifiche, è possibile?

In generale sì, scriveteci a redazione@monithon.eu.

Cosa devo fare quando ho inviato il report alla redazione di Monithon?

Aspettate un paio di giorni per darci il tempo di revisionarlo, poi andate nella pagina “I miei report” per controllare lo status del vostro report. Se il report è approvato (icona verde), trovate il link al report pubblicato cliccando sul titolo del vostro report. Se il vostro report è tornato in “bozza” (icona grigia), significa che ci sono modifiche da fare. Entrate nel report e troverete i nostri commenti sotto ogni campo da modificare:

Controllate sempre la mail con cui vi siete registrati, se ci sono problemi di solito vi scriviamo. Da parte nostra, mettiamo tutta la cura possibile per darvi suggerimenti utili a rendere il vostro report efficace e comparabile con gli altri!

Cosa posso fare dopo aver inviato il report?

Ricordate di compilare tutti i campi del vostro profilo e di aggiungere un avatar. Inserite nel vostro profilo il link al vostro blog, alla vostra pagina FB o Instagram che più vi rappresenta. Lo renderemo fruibile a partire dal vostro report pubblicato.

Se state partecipando al percorso A Scuola di OpenCoesione, controllate di avere inserito l’ID ASOC copiandolo dal vostro blog sul sito ASOC.

Le GIF sono state realizzate dal team ASOC 🙂