Monithon candidata italiana all’OGP Award: si vota entro il 28 maggio!
monithon.eu è stata selezionata dal governo italiano tra le 4 best practices nazionali in lizza per diventare l’iniziativa che rappresenta l’Italia all’Open Government Partnership Award, prestigioso premio internazionale dell’Open Government Partnership.
Inizialmente selezionati come iniziativa autonoma, abbiamo poi raccolto con grande piacere l’invito del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica a partecipare assieme a due progetti governativi che seguiamo, come è noto, molto da vicino: OpenCoesione, il portale open data su cui si basa la nostra iniziativa di monitoraggio, e A Scuola di OpenCoesione, il nuovo meraviglioso progetto di “didattica opengov” che utilizza il metodo e gli strumenti di monithon.eu nel proprio percorso didattico.
Le regole del premio prevedono che la candidata dall’Italia sia decisa attraverso una selezione pubblica: per votare la triade Monithon, OpenCoesione e A Scuola di OpenCoesione basta partecipare a questa consultazione su partecipa.gov.it!
Tempo stimato: circa un minuto 🙂
I nostri concorrenti: La Bussola della Trasparenza, Partecipa! e Sportelli in Rete
Per chi ancora non sapesse come funziona OpenCoesione e monithon.eu, ecco a voi il lungo servizio andato in onda ieri sera al Tg2 delle 20.30! 🙂 Grazie al prof. Luciano Monti per la bella presentazione!
Ogni anno questo premio internazionale avrà un tema diverso. Il tema di quest’anno è Citizen Engagement, pane quotidiano per i monithoners! Così lo definisce l’Open Government Partnership:
“[…] Meccanismi attraverso i quali i cittadini partecipano ed esercitano la loro influenza sul disegno e sull’attuazione delle politiche e dei servizi pubblici, con lo scopo ultimo di rendere il governo più aperto, trasparente [accountable] e sensibile ai loro bisogni”
Crediamo che questa definizione sia molto vicina a quanto quotidianamente cerchiamo di costruire. Al Festival del Giornalismo di Perugia abbiamo avuto il grande piacere di chiacchierare a lungo con Ethan Zuckerman, Direttore del Center for Civic Media del Massachusetts Institute of Technology (MIT), che ci ha fatto l’onore di un suo bellissimo articolo in cui scrive:
“It’s easy to condemn government spending in the abstract – it’s possible that examining projects and finding them sometimes flawed, but well intended, may lead to more nuanced debate about EU cohesion funds and support for the European Parliament more broadly.”
Qui sta il punto: per criticare l’azione delle amministrazioni e della politica locale non basta rimanere “nell’astratto”, ma andare sul concreto. Cioè studiare, analizzando i progetti a partire dagli open data disponibili ed entrando nel merito delle ragioni per cui quei fondi sono stati destinati e degli obiettivi che hanno guidato quella politica. E poi verificare, andando fisicamente a esaminare le modalità reali in cui i progetti sono realizzati e pubblicando la propria opinione e i propri suggerimenti.
In questo modo si scoprirà che il coinvolgimento delle comunità locali, che vediamo nascere in questi mesi, porta risultati molto più vicini alla collaborazione con le istituzioni che non allo scontro o alla semplice denuncia. Anche, in particolare in questi giorni, con le istituzioni europee.
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