Alle pendici del magico Vesuvio
La giornata è cominciata con un viaggio sulla epica circumvesuviana, la rete ferroviaria che come un tralcio di vite abbraccia il Vesuvio e accarezza il Golfo di Napoli. Noi seguiamo il ramo che “abbraccia”, direzione Sarno, fermata: Ottaviano. Ci aspettano lì gli amici di Libera Campania per il secondo degli appuntamenti alla Summer School GIA (Giovani imprendotirialità Innovazione), dove si parlerà di politiche di coesione e monitoraggio civico, Monithon all’ordine del giorno.
Ad accoglierci Antonio D’amore (responsabile di Libera Campania), un caffè già zuccherato (in tazzina calda) e lo splendido Castello Mediceo. Il palazzo è un bene confiscato alla famiglia Cutolo: oltre 160 stanze, al margine di un bosco, una vista incredibile e accoglienti scuderie dove si è svolto l’incontro della Summer School. Sapevamo che il palazzo è oggetto di un progetto finanziato con fondi strutturali, per la creazione di un laboratorio teatrale per i giovani del luogo. Antonio su questo non sa dirci molto di più (la gestione è del Comune di Ottaviano) e comunque il progetto è avviato da poco. Tuttavia ci accompagna, stanza per stanza, e ci racconta quante altre cose si potrebbero fare lì dentro: c’è spazio per una foresteria, c’è un bellissimo cortile da dedicare alle serate estive e tante stanze da rimettere a posto e attrezzare, affrescate e davvero sontuose. Si è già provato ad utilizzare gli spazi (come in occasione di “Vesuvinum”, degustando Lacryma Christi e Catalanesca), ma farebbe comodo ottenere un finanziamento che consenta un recupero complessivo e l’utilizzo di tutte le aree. Ha sede qui l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio che utilizza un’ala del palazzo e garantisce un presidio.
Antonio ci parla anche di altre potenzialità del luogo: le coltivazioni, dove si possono coinvolgere ragazzi disabili (- che bisogna far lavorare, per renderli indipendenti -), l’uso come base per i percorsi tra i sentieri boschivi e, come già oggi, tappa dei viaggi della legalità. Poi ci parla del “magico naturale”, retaggio di tradizioni antiche, le cui tracce si possono qui cercare, scoprire, immaginare (e in effetti.. resta insoluto il mistero di alcune finestre del palazzo che appaiono – fuori – e scompaiono – dentro – ..).
Poi fa cenno ad un secondo sito, sempre ad Ottaviano, molto vicino a questo. Confiscato a famiglie rivali. Qui a gestire l’intervento di recupero con fondi europei è l’Ente Parco in collaborazione con il circolo Legambiente intitolato a Mimmo Beneventano, nell’ambito del PON FESR Sicurezza. I lavori in questo caso sono già avanzati. Chiediamo di visitarlo.
Ecco quindi il nostro primo monithon su un bene confiscato. Parliamo a lungo con i responsabili di progetto, ne conosciamo l’orgoglio e la passione. Qui ci saranno soprattutto aree verdi, adibite a percorso della memoria, ma anche orti. C’è anche una piccola e antica cappella che potrebbe essere riconsacrata. Il fabbricato che si sta riqualificando avrà diversi usi, per attività con famiglie e minori, con disabili e un piccolo cortile attrezzato. Sarà uno spazio a disposizione della cittadinanza e dei turisti, pienamente accessibile. L’idea è fare della cultura della legalità e della cultura ambientale il cuore delle azioni che saranno realizzate. Torneremo a trovare il “Museo all’aperto”, con gli alberi della legalità già cresciuti, non appena il disegno sarà pienamente realizzato.
Verso a casa, ragioniamo su un suggestivo nesso tra pensiero magico napoletano e il nostro ruolo di “monitori”. Il mago è colui che sa cogliere i segreti della natura per piegarli a vantaggio dei propri obiettivi, lo fa concentrando su un oggetto tutta la sua forza di volontà e la passione, costringendo a volte le cose a piegarsi rispetto al loro andamento originario o atteso. Pensiamo ovviamente alla “magia bianca”, buona, e ad un beneficio che il mago vuole restituire alla comunità. Beh a noi interessano quegli obiettivi (la ‘direzione’ della magia) e ci interessa la formula (il ‘modello’ adottato). Ci fa piacere constatarne il successo (altrimenti va cambiata strategia-magia). Ci interesserebbe anche cogliere quei segreti che hanno permesso al mago di focalizzare un obiettivo e arrivare al risultato. Ci piace sapere come si fanno a vedere finestre da fuori che dentro non ci sono. Anche a questo si può arrivare, ma non è da tutti.
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