Il monithon di Sergio Rizzo
Non è proprio un monithon, in realtà. Però Sergio Rizzo sul Corriere di oggi dedica un articolo ai “Fondi dell’Europa” e ad alcuni singoli progetti finanziati, basandosi sui dati di OpenCoesione. Il noto giornalista ha visitato il portale, ha probabilmente scaricato gli open data, e ha analizzato i dati sui progetti finanziati dalle politiche di coesione in Italia, in particolare quelli del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).
La sua critica si concentra sulla “polverizzazione” della politica in decine di migliaia di progetti, così come riportato anche nel recente studio dell’IFEL (anch’esso basato sui dati di OpenCoesione). Secondo Rizzo, questo dato testimonia l’antica abitudine di finanziare enti e imprese “a pioggia”, una pratica poco coerente con gli obiettivi “strutturali” dei fondi europei.
Ai fini del monitoraggio civico, è però più interessante arrivare fino all’ultima colonna dell’articolo, in cui sono citati alcuni casi di progetti che potremmo chiamare incagliati. Sono progetti che potrebbero aver bisogno di “noi”; della nostra pressione e delle nostre idee.
Li riportiamo qui come ispirazione per futuri monithon, comprensivi di Codice Unico Progetto (CUP) e del link alle schede di OpenCoesione:
- Sistema logistico integrato del porto di Napoli, CUP I67D12000000006
- PIA Navigli Lombardi, CUP C79H12000230008
- Quarto mega-lotto della 106 Jonica, CUP F11B01000360001
- Nuovo impianto turistico a Marina di Stabia, CUP B63I99000230008
- Recupero del parco della Fortezza di Poggio Imperiale a Poggibonsi, CUP D57E10000000006
- Convenzione con il Ministero del Lavoro per piano di formazione professionale, CUP B75E09000100007
- Adeguamento ferroviario dell’area metropolitana Nord-barese, CUP H91C08000070008
- Metropolitana leggera di Sassari, CUP F81I08000040006
- Messa in sicurezza di un torrente a Vicenza, CUP H44C08000030001
- Centro elettronico per il monitoraggio del territorio a Napoli, CUP F63B08000140006
E’ da notare che i dati ora presenti su OpenCoesione sono più aggiornati di quelli analizzati da Rizzo. Questo significa che alcuni progetti citati come “ancora a zero” hanno iniziato a spendere le risorse loro assegnate.
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